Veeam accelera su Data Security e Data Intelligence

“Siamo cresciuti tanto come ampiezza d’offerta: ora andiamo ben oltre il backup su ambienti virtualizzati, proponendo anche cyber resilience, data portability, secure storage e hybrid cloud”, spiegano i manager italiani

Autore: Daniele Lazzarin

Continua, con il conforto dei risultati e dei responsi degli analisti, il percorso di Veeam verso la proposta di una piattaforma completa di “data resilience” per garantire la disponibilità, integrità e sicurezza dei dati a fronte di qualsiasi evento imprevedibile, dagli attacchi informatici ai disastri naturali ai guasti hardware.

Come ha spiegato in un recente incontro con la stampa Alessio Di Benedetto, da pochi mesi Country Manager per l’Italia (a destra nell'immagine), le aziende clienti di Veeam sono ormai 550mila, per un total ARR (Annual Recurring Revenue) di oltre 1,75 miliardi di dollari, di cui la parte subscription e SaaS cresce del 30%, e i partner in tutto il mondo sono 34mila, inclusi i service provider.

I due pilastri dell'offerta

“Secondo i dati dell’IDC Semiannual Tracker del segmento data protection software, siamo leader di mercato con una quota del 14%, che sale addirittura al 20% nella regione EMEA. Per arrivare a questi risultati puntiamo molto sull’innovazione tecnologica: in questo 2025 tra gli annunci più importanti ci sono nuovi workload coperti tramite la nostra soluzione, la nostra prima appliance software, l’acquisizione di Securiti AI, e pochi giorni fa la nuova versione v13 della Veeam Data Platform”.

Quest’ultima, continua Di Benedetto, è uno dei due pilastri dell’offerta Veeam, l’altro è Veeam Data Cloud: “La prima è self managed dal cliente, la seconda è un modello a servizio, c’è la licenza ma tutta la parte di infrastruttura è gestita da noi e basata su Microsoft Azure, ma entrambe integrano le componenti di AI e sicurezza”.

Con queste soluzioni Veeam copre cinque aree tecnologiche: “Data backup, data recovery e data portability non sono novità per noi, mentre nell’ultimo anno abbiamo accelerato sulle altre due: data security e data intelligence. Non vogliamo proporci come fornitore di sicurezza, ma sfruttiamo le caratteristiche della nostra tecnologia per individuare il malware in fase di backup e restore: con l’AI stiamo rafforzando queste capacità, e anche l’acquisizione di Securiti AI è fondamentale in questo senso, perché ci dà la capacità di individuare i dati da proteggere”.

I tre obiettivi di Veeam Data Platform v13

Scendendo più in dettaglio sulle novità della v13 di Veeam Data Platform, Danilo Chiavari, Senior Presales Manager, Italy & Turkey, ha spiegato che le direttrici di evoluzione sono tre: ridurre il carico delle operation su qualsiasi hardware, rafforzare la postura di sicurezza, e evitare i lock-in, cioè le eccessive dipendenze da singoli fornitori.

“L’idea è di proporre una singola piattaforma per proteggere tutti i workload dovunque siano: public cloud, virtual, fisici, app, dati non strutturati”, ha detto Chiavari. “La v13 introduce capacità avanzate di rilevamento delle minacce basate su AI, con particolare enfasi sulla protezione dai ransomware. L'integrazione di Recon Scanner 3.0 permette di individuare backup "puliti" e accelerare il ripristino attraverso automazione guidata dall'IA. Inoltre la nuova versione rafforza la capacità di Veeam di coprire un'ampia gamma di carichi di lavoro, offrendo mobilità rapida e flessibile dei workload - elementi essenziali per l'adozione del cloud, il ripristino dopo cyber-attacchi e la modernizzazione guidata dall'IA”.

Quanto alla protezione dai lock-in, tra le altre cose Veeam aumenterà gli hypervisor supportati da 7 a 13, aggiungendo tra l’altro HPE Morpheus VM Essentials e Citrix XenServer, e OpenShift Virtualization, e ha introdotto Veeam Software Appliance: “È un’appliance Linux preconfigurata, sicura e pronta all’uso, che si installa in pochi minuti, si aggiorna automaticamente, elimina l’onere della gestione del sistema operativo e supporta l’alta disponibilità per operazioni continue, il tutto senza vincoli hardware”.

Formazione completamente ridisegnata per partner e clienti

Infine Elena Bonvicino, Manager of Channel Italy di Veeam (a sinistra nell'immagine) si è soffermata sul tema dei partner, visto che Veeam ha un modello commerciale 100% indiretto.

“Veeam è cresciuta tanto come ampiezza d’offerta, e questa è una sfida per il nostro ecosistema. Ora andiamo ben oltre la specializzazione originaria, che è il backup su ambienti virtualizzati, proponendo anche cyber resilience, data portability, secure storage e hybrid cloud. Per questo le competenze sono ormai decisive: le nostre soluzioni adesso sono da proporre come servizi, con skill nuovi legati a un approccio più consulenziale e a servizi aggiuntivi complementari”.

Per supportare i partner in questi cambiamenti Veeam ha completamente ridisegnato l’approccio alla formazione, tra l’altro aprendola anche ai clienti finali, spiega Bonvicino. “Veeam University offre tre livelli di training. University Free è online e gratuito: copre argomenti introduttivi per l'onboarding di base. University Pro, pure online, offre corsi completi sia per clienti sia per partner, e porta a certificazioni professionali come VMCE. Infine University Partner fornisce formazione specializzata nei centri certificati per i partner autorizzati, su come promuovere e vendere le soluzioni Veeam. Sono corsi sono basati su un approccio “hands-on”, con soluzioni gratuite a disposizione di partner e clienti finali, per toccare con mano come la soluzione lavorerà nell’ambiente del cliente”.


Visualizza la versione completa sul sito

Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, acconsenti all’uso dei cookie.