“Sopra lo strato unified storage ne abbiamo costruito uno di intelligent data services”: gli annunci del NetApp Insight 2025 spiegati dai manager di NetApp Italia
Autore: Daniele Lazzarin
Sempre più analisi e studi stanno confermando che nel percorso di un’organizzazione per diventare “AI-ready”, cioè pronta per l’uso efficiente e sistematico dell’intelligenza artificiale, la preparazione dei dati è un passaggio assolutamente fondamentale.
Un passaggio che però è molto complicato per varie ragioni. Prima di tutto l’alimentazione dei workflow AI con i dati aziendali (“AI data pipeline”) richiede di allestire un processo con varie fasi integrate di data management (classificazione e organizzazione dei dati, applicazione di policy di governance e privacy, vettorializzazione, preparazione per la ricerca semantica, ecc.). Inoltre i dati per l’AI sono estremamente disomogenei (strutturati e non) e dispersi tra vari sistemi on-premises e cloud pubblici e privati.
In questo scenario i recenti annunci di NetApp al suo evento Insight 2025 a Las Vegas si possono inquadrare come un importante passo avanti del vendor nella sua missione di "intelligent data infrastructure company", con cui intende allargare il raggio d’azione al di là del classico ambito storage.
“I dati sono le fondamenta di ogni progetto di trasformazione digitale, e l’AI non fa eccezione: secondo Gartner il 60% dei progetti AI si ferma prima dell’entrata in produzione perché mancano di dati AI-ready”, ha spiegato in una conferenza stampa a Milano Davide Marini, country leader di NetApp Italia. “Noi partiamo da ONTAP, il nostro “sistema operativo per lo storage”: è il nostro punto di forza, lo strato di unified storage che rende i dati accessibili e sotto controllo ovunque siano, nonché il più sicuro del pianeta, certificato per gestire i dati top secret del governo USA. La grande novità annunciata a NetApp Insight è che al di sopra di questo abbiamo costruito un livello di intelligent data services con autonomous control”.
L’evento di Las Vegas infatti ha svelato l’evoluzione di NetApp oltre lo storage tradizionale, verso l’ambito dei data services. Gli annunci più significativi sono stati NetApp AFX, una piattaforma componibile e scalabile per l'AI, e NetApp AI Data Engine (AIDE), progettato per ottimizzare le pipeline di dati per i workload AI.
Oltre a questo, NetApp ha rafforzato l’offerta di cyber resilience con nuove funzionalità di rilevamento e ripristino basate su AI, e ha annunciato un rafforzamento dell'alleanza con Google Cloud.
Scendendo più in dettaglio su AFX, NetApp la definisce un sistema disaggregato di storage all-flash di livello enterprise progettato per i workload AI più impegnativi. Si basa su ONTAP, ma la sua caratteristica di spicco è appunto la disaggregazione dell’architettura hardware, che separa fisicamente l'elaborazione dello storage dallo storage dei dati back-end, con prestazioni fino a 128 nodi computazionali e oltre un exabyte di capacità.
“L’obiettivo è rispondere a esigenze di scala anche molto diverse, consentendo un dimensionamento totalmente indipendente delle risorse di storage e di quelle di elaborazione, con configurazioni minime alla portata della media impresa italiana”, ha precisato Roberto Patano, responsabile della struttura di prevendita di NetApp Italia. “Si possono eseguire carichi di lavoro AI ad alte prestazioni con un'efficienza ottimale delle risorse, mantenendo tutte le caratteristiche di livello enterprise dell’offerta NetApp, compresa la cyber resilience nativamente integrata”.
L’altro annuncio fondamentale come accennato è AI Data Engine (AIDE), un motore di data services basati su AI separato, ma complementare, pensato per ottimizzare la pipeline di dati AI. AIDE comprende diversi componenti, tra cui un motore di metadati per la ricerca dei dati, funzioni di sincronizzazione dei dati per mantenerli aggiornati, funzioni di data guardrail per applicare sicurezza e governance, e un “data curator” per l’accesso semantico alle informazioni.
“NetApp AIDE è basato su NVIDIA Accelerated Computing e sul software NVIDIA AI Enterprise, completo di ricerca semantica, vettorizzazione dei dati e data guardrail, e permette di accelerare le pipeline di dati AI comprimendo più fasi di preparazione e gestione dei dati”, sottolinea Marini.
Anche se la versione iniziale di AIDE viene eseguita con AFX solo in sistemi on-premise, la visione finale di NetApp è di consentire ai clienti di lavorare sull'intero patrimonio di dati distribuito in ambienti on-premise e multicloud pubblici e privati.
Altri annunci di NetApp Insight 2025, ha poi aggiunto Patano, riguardano la disponibilità di AFX anche attraverso Keystone, cioè in modalità Storage-as-a-Service (StaaS), e il ribattezzato servizio NetApp Ransomware Resilience, con rilevamento attivo AI-based di attacchi ransomware e di tentativi di esfiltrazione dati direttamente in ambiente storage, e la creazione di ambienti separati dove ripristinare i sistemi in caso di attacco: “È fondamentale che la sicurezza sia una capacità intrinseca dell’infrastruttura dati, a maggior ragione con il diffondersi dell’uso di modelli di AI”.
Inoltre NetApp ha rafforzato la partnership con Google Cloud introducendo nuove funzionalità di archiviazione a blocchi in Google Cloud NetApp Volumes, ha ampliato BlueXP, la piattaforma di gestione di sistemi NetApp, ribattezzata NetApp Console, e presentato NetApp Shift Toolkit, una nuova soluzione per migrare macchine virtuali da VMware verso piattaforme alternative. “È un tool gratuito che elimina le barriere alla migrazione e conversione delle VM e riduce la dipendenza da un solo vendor: per dare un’idea, un cliente NetApp ha potuto ridurre il tempo di migrazione di 20 TB di VM da 4 giorni a 5 minuti”, conclude Patano.
Al di là di questi annunci di prodotto “ordinari” comunque, il messaggio di fondo dell’Insight 2025 è che NetApp si propone come l’enterprise-grade data platform per l’AI.
In questo senso, specialmente la proposta di AIDE è un vero punto di discontinuità per un vendor che finora era sempre stato concentrato sull’ambito storage. L'AI ha cambiato lo scenario, spingendo non solo NetApp ma anche altri fornitori di storage a proporre servizi sui dati di solito classificati nei livelli superiori nello stack di gestione dei dati. Nello specifico, NetApp ritiene che il suo approccio Data Platform le consentirà di offrire ai clienti non solo uno storage unificato nell'hybrid/multi-cloud, ma anche un modello di dati unificato.