Il 18 novembre al Museo Alfa Romeo di Arese, Next on Tour Italia, evento firmato Nutanix, mette in scena come AI, cloud ibrido ed edge stiano cambiando infrastrutture, dati e lavoro. Tutto quello che serve sapere e tutte le info per partecipare
Autore: Marco Maria Lorusso
Next on Tour Italia, arriva la rivoluzione dell’impresa senza perimetro: dove nascono i dati, arriva l’intelligenza
Il 18 novembre al Museo Alfa Romeo di Arese, Next on Tour Italia mette in scena come AI, cloud ibrido ed edge stiano cambiando infrastrutture, dati e lavoro
Lontano è il tempo in cui i dati restavano fermi, conservati nei data center in attesa di essere elaborati. Oggi si muovono, nascono ai margini della rete e cambiano in continuazione.
Portare la potenza di calcolo vicino ai dati è diventato essenziale: meno latenza, più reattività, per abilitare decisioni immediate.
È in questo punto di incontro che l’intelligenza artificiale e l’edge computing stanno cambiando le regole del gioco. L’elaborazione non parte più da un centro per raggiungere la periferia: si distribuisce in una rete di nodi intelligenti, capaci di analizzare i dati, apprendere dai risultati e garantire sicurezza in tempo reale.
A collegare tutto c’è il cloud ibrido, non più visto come un luogo in cui spostare i dati, ma come un tessuto connettivo che unisce data center, cloud pubblici e ambienti remoti. È il livello che tiene insieme la complessità: deve essere gestito, orchestrato e protetto, perché su di esso si muovono i nuovi carichi di lavoro – dalla visione artificiale agli analytics in tempo reale, fino agli agenti software basati su AI. Per sostenerli servono architetture iperconvergenti, automazione profonda e osservabilità continua sull’intero ecosistema digitale.
Obiettivo? Portare l’intelligenza dove avviene il business. Dal retail che riconosce scaffali vuoti alle fabbriche che validano qualità in linea, dagli uffici ibridi che cambiano postazione e identità in un clic ai sistemi che si ripristinano da soli dopo un incidente. È un’economia del “qui e ora” che pretende infrastrutture elastiche e regole chiare di governo del dato.
Adottare AI ed edge è stato il primo passo. Il secondo, cruciale, è gestirli.
Gestire significa aggiornare modelli con continuità, distribuire policy in modo granulare, cifrare flussi sensibili, garantire identità e accessi anche dove non c’è presidio fisico. Significa coordinare ambienti diversi senza perdere il filo della compliance. Significa, soprattutto, mantenere coerenza operativa quando i workload si spostano.
Qui entra in gioco il paradigma cloud-native: container, orchestrazione, virtualizzazione integrata. Non solo per rendere portabili le applicazioni, ma per rendere portabile la governance. Se il software è trattato come componente aggiornabile e osservabile, anche la sicurezza e la resilienza diventano proprietà di sistema e non interventi estemporanei.
In questo equilibrio nuovo, l’infrastruttura non scompare. Cambia forma. Diventa piattaforma: unica nel controllo, distribuita nell’esecuzione.
Da questa premessa nasce Next on Tour Italia, la tappa organizzata da Nutanix il 18 novembre 2025 al Museo Alfa Romeo di Arese, alle porte di Milano. Non un “showcase”, ma un luogo in cui mettere in fila i pezzi: strategia, tecnologia, casi reali.
La mattina prende ritmo con il welcome di Marco Del Plato e Sammy Zoghlami e con l’intervento di Leonardo Boscaro, dedicato alle Cloud Native Applications e al tema – non scontato – della fiducia: fidarsi dell’automazione significa conoscerne i confini, misurarne gli effetti, gestirne le dipendenze. Subito dopo, un caso concreto di Customer Experience abilitata dall’AI, presentato da EAV, porta il discorso sul terreno dell’impatto.
Il punto di massima quota è il keynote internazionale di Manosiz Bhattacharyya: “Run Anything, Run Anywhere”. L’idea è semplice e radicale: scrivere una volta, far girare ovunque; e farlo in scala, con meccanismi di gestione che tengano insieme prestazioni, costi e affidabilità. È qui che l’AI diventa agentica e che le piattaforme devono dimostrare di saper governare pipeline di modelli, dipendenze, cicli di rilascio.
Poi il confronto aperto. Due tavole rotonde per mettere ordine nelle priorità delle imprese:
Il pomeriggio cambia passo e scende di livello, dove servono scelte pratiche. Le breakout session mettono insieme l’ecosistema: Parallels con Nutanix HCI per andare oltre il VDI tradizionale; HPE e GreenLake per un cloud ibrido con controllo centrale; Dell Technologies per un’IT ibrida su piattaforma Nutanix “senza compromessi”; Cohesity per la gestione dati pronta al futuro.
A seguire, altre traiettorie operative: Omnissa per l’esperienza desktop centrata sull’utente; Cisco per automazione e agilità dell’infrastruttura; Lenovo per scalabilità e performance con architetture semplici; Veeam per una protezione dati unificata in ambienti Nutanix. Non demo isolate, ma tasselli che mostrano come comporre una catena di valore coerente: infrastruttura, dati, sicurezza, user experience.
La chiusura torna alla visione con Marco Del Plato e Christian Turcati: non un riassunto, ma il colpo d’occhio finale su cosa resta da fare per portare davvero l’intelligenza “ovunque” senza perdere controllo e qualità del servizio.
Ciò che si propone non è una corsa al “nuovo per il nuovo”. È una riprogettazione del modo in cui l’IT sostiene il business quando i processi si spostano e i dati si moltiplicano ai bordi della rete.
AI ed edge richiedono piattaforme che semplifichino, non che complichino; che automatizzino senza opacità; che rendano misurabili sicurezza e resilienza. Il cloud ibrido è l’ambiente naturale di questo equilibrio.
Next on Tour Italia promette di misurare l’allineamento tra queste promesse e i fatti: architetture, strumenti, metodi. Con un obiettivo chiaro: trasformare la distribuzione dell’intelligenza in capacità operativa. Dove nascono i dati, lì l’IT deve saperli proteggere, usare, farli rendere. E farlo ogni giorno. Senza perimetro, ma con governo.