Integrare sempre più funzioni di AI e Agentic AI nelle piattaforme industriali dà un ruolo nuovo alle loro interfacce, sempre più personalizzabili ed adattive. E questo cambia il modo di lavorare.
Autore: Luca Branca
In ambito industriale, l’utilizzo della AI (Artificial Intelligence) non è una novità. Dai primi sistemi di automazione e controllo le applicazioni si sono evolute: dalla robotica guidata dall’AI nelle linee di produzione alla manutenzione predittiva per una gestione più efficiente e sostenibile degli asset, fino alle funzionalità tipiche dell'Industria 4.0, come lo smart manufacturing e l'ottimizzazione della supply chain.
Oggi la continua evoluzione dei diversi ambiti applicativi dell’AI ne sta favorendo un’integrazione sempre più naturale nelle soluzioni già in uso. Questo significa adozione più semplice, barriere d’ingresso più basse e un ruolo sempre più pervasivo – spesso quasi invisibile agli occhi di chi utilizza i sistemi. Non è difficile immaginare che siamo davanti a una delle trasformazioni più profonde e dirompenti degli ultimi tempi. L’aspettativa è che l'AI industriale non rimanga confinata al back-end, ma ridefinisca il modo in cui gli operatori interagiscono con i sistemi, democratizzando l’innovazione.
Il cuore di questo cambiamento è una nuova esperienza utente che chiamiamo IntelligentUX: il software smette di essere solo un’interfaccia e diventa un partner strategico, capace di fornire insight proattivi e supporto decisionale predittivo. Con un semplice prompt testuale è possibile creare una nuova dashboard, una schermata SCADA o persino un progetto ingegneristico ottimizzato. In questo scenario, i sistemi autonomi (Agentic AI) rappresentano una nuova generazione di applicazioni capaci di collaborare con modelli differenti – dalla Generative AI ad altre tipologie – e di tradurre obiettivi definiti dagli utenti in azioni concrete.
La combinazione di diverse “forme” di intelligenza consente di sviluppare soluzioni come IntelligentUX, che portano benefici immediati: maggiore produttività, flussi di lavoro più snelli e un time-to-value più breve, senza dover affrontare ingenti investimenti. L’integrazione dell’AI nel front-end dei sistemi industriali permetterà di ottenere dettagli di processo, generare report personalizzati o progettare pannelli dedicati a ogni asset semplicemente usando il linguaggio naturale. Secondo l’AVEVA Industrial Intelligence Index 2024, è proprio per questo che il 71% degli executive industriali dichiara l’intelligenza artificiale e le soluzioni collegate come aree di investimento prioritarie.
IntelligentUX segna il passaggio da un approccio in cui l’utente controlla il software a uno in cui si collabora con esso. Integrando l’AI nella progettazione delle interfacce, i sistemi diventano più reattivi, intuitivi e capaci di fornire informazioni utili, trasformando radicalmente l’esperienza d’uso.
I vantaggi di questa modalità “human-like” sono chiari: interazione naturale (comandi e risposte più semplici e veloci); consapevolezza del contesto (riconoscendo ruolo e posizione, il software riduce errori e aumenta la sicurezza); personalizzazione (imparando dalle richieste, accelera i flussi di lavoro); approfondimenti predittivi (segnala eventi imminenti con sempre maggiore precisione); supporto alle decisioni (libera tempo dalle attività ripetitive per concentrarsi su ciò che conta davvero); creazione semplificata (accessibile anche a chi non è esperto).
Con IntelligentUX, le interfacce statiche si trasformano in strumenti dinamici e adattivi che rispondono ai bisogni reali degli utenti, aumentando la fruibilità e la differenziazione dei prodotti. In una fabbrica, IntelligentUX può fornire al direttore di stabilimento report di produzione e metriche chiave, mentre all’ingegnere dati in tempo reale con suggerimenti per la manutenzione predittiva. L’AI può persino adattare le dashboard dinamicamente, personalizzandole in base al ruolo, alle preferenze e ai comportamenti. In caso di guasti, l’assistente AI è in grado di spiegare il problema, proporre azioni correttive basate sui dati storici e aggiornare l’interfaccia per evidenziare i controlli più rilevanti. Questo significa decisioni più rapide e tempi di fermo ridotti.
Come ogni nuova tecnologia, anche l’IntelligentUX porta con sé sfide importanti. Fiducia e trasparenza resteranno fondamentali, così come il ruolo umano nella progettazione e nella supervisione etica dei sistemi. Un altro punto chiave sarà la competenza critica: la capacità di accettare, correggere o mettere in discussione gli output generati dal sistema. Allo stesso modo, interfacce trasparenti e sicure saranno indispensabili per affrontare scenari complessi. Infine, i sistemi dovranno estendersi oltre i singoli operatori, supportando interi flussi di lavoro collaborativi.
L'IntelligentUX trasformerà il modo in cui persone e software interagiscono. Grazie ai progressi della Generative AI e della Agentic AI, le soluzioni non resteranno più confinate in silos, ma convergeranno in un’unica entità intelligente. Questa evoluzione ridurrà drasticamente le barriere all'ingresso, aumenterà il valore generato dalle industrie e segnerà un passo decisivo verso l'Industria 5.0. Non sarà più solo il software a servire l’uomo, ma sarà la collaborazione uomo-AI a creare risultati davvero senza precedenti.
Luca Branca è Country Sales Director Italia, AVEVA