Ascent GX10: l'idea di Asus per gli sviluppatori AI

Fatte le debite differenze, se decenni fa il sogno di Microsoft era mettere un computer su ogli scrivania, oggi l'obiettivo esplicito di Asus e Nvidia insieme è mettere un desktop pronto per addestrare algoritmi e creare applicazioni di Intelligenza Artificiale sulla scrivania di ogni sviluppatore AI. Il che significa, secondo le stime di Asus, raggiungere un mercato potenziale che supera i quattro milioni di utenti e che è in costante crescita, considerato l'interesse per le forme attuali e soprattutto future dell'AI.

Nate Snow, Global Senior Director of NUC Business Development di ASUS, parla già di "ubiquitous AI": l'idea non solo che le funzioni di Intelligenza Artificiale siano sempre più integrate anche negli oggetti fisici, robot in primis, ma anche che i "motori" dell'AI siano disponibili tanto in cloud, pubblico e privato, quanto in dispositivi di edge computing e in client personali. A ciascuno, in questo scenario, la sua AI: in cloud si fa addestramento e inferenza, all'edge si localizzano applicazioni verticali (specie in campo industriale), nei client si collocano applicazioni personalizzate.

Per servire questo spettro di applicazioni e casi d'uso serve potenziare decisamente lo sviluppo AI e soprattutto portare sul mercato un nuovo tipo di piattaforma per chi "fa" concretamente AI: ricercatori e data scientist, sviluppatori di modelli AI, sviluppatori di applicazioni. Tutte queste figure hanno bisogno di sperimentare e lavorare a costi più contenuti di ora, con più semplicità e flessibilità. Quindi non in cloud, per problemi di costi e sicurezza delle informazioni, ma nemmeno sui classici PC, per questioni di performance, o su server locali dedicati, che si saturano troppo velocemente.

La risposta di Asus a tutto questo è Ascent GX10, di fatto un "AI desktop" compatto, stile mini-PC, ma dotato di abbastanza potenza di calcolo AI (fino a 1 Petaflop) e di memoria (128 GB) da supportare le attività di sviluppo, finetuning e inferenza per i modelli di AI. Il tutto basato sul "superchip" Nvidia GB10, che combina una CPU Arm a 20 core con una GPU Blackwell. E se non bastasse, due Ascent GX10 possono essere collegati direttamente per realizzare una sorta di mini-cluster per l'AI.

L'idea di Asus e Nvidia è che un Ascent GX10 sia utilizzato come un computer standalone per il singolo sviluppatore o come nodo centralizzato di rete a cui accedono più utenti, realizzando così una sorta di piccolo "AI cloud" privato. Con in particolare il vantaggio che il nuovo "AI desktop" utilizza le stesse tecnologie e lo stesso stack software delle altre piattaforme Nvidia, dal piccolo NUC 15 Performance alle soluzioni da data center. In un continuum di potenza AI che parte dai 51 miliardi di parametri dei NUC e cresce a piacimento, continuum in cui l'Asus Ascent GX10 si colloca a 405 miliardi di parametri.

Come spiega Steven Puzio, Global Sales Leader for DGX Spark & Station di Nvidia, questo permette "uno sviluppo AI integrato con quello delle piattaforme superiori, a cui si può passare quando serve perché lo stack software è il medesimo ed è scalabile". E comprende un po' tutto quello di cui uno sviluppatore AI può avere bisogno oggi: strumenti, librerie, i modelli pre-trained e ottimizzati di Nvidia NIM, i componenti per l'AI generativa di Nvidia NeMo, una collezione di workflow ottimizzati per casi d'uso specifici (dall'estrazione di dati da documenti PDF ai chatbot per il servizio clienti).

Questa offerta trasversale sottolinea il ruolo di Nvidia sempre più come "platform partner" e non più solo come fornitore di hardware, secondo Puzio. E dà sostanza all'idea di Asus e Nvidia che Ascent GX10 possa diventare lo standard di fatto per lo sviluppo AI: un obiettivo ambizioso ma anche concreto, legato a una domanda di nuovi strumenti per l'AI - a costi ragionevoli - che certamente esiste e che va soddisfatta se si vuole che l'Intelligenza Artificiale arrivi davvero a tutti i suoi potenziali utenti.