Ridotto di 2 punti il tasso di crescita previsto, dal 9,8% di gennaio al 7,9%. “C’è una sospensione del net-new spending, dovuta al forte aumento dell’incertezza globale, parzialmente mitigata da nuove iniziative in AI e GenAI”
Autore: Redazione ImpresaCity
Gartner ha aggiornato la sua stima sulla spesa mondiale in IT nel 2025, quantificandola in 5430 miliardi di dollari, e riducendo quindi il tasso di crescita annuo previsto di due punti rispetto alla previsione di gennaio: da +9,8% a +7,9%.
“C’è una sospensione dei nuovi progetti (net-new spending) dovuta a una forte crescita dell’incertezza globale, ma questo effetto è parzialmente mitigato dalle nuove iniziative in AI e Generative AI”, commenta John-David Lovelock, Distinguished VP Analyst di Gartner. “Per esempio sia la crescita del software che quella dei servizi rallenterà per questa “sospensione per incertezza”, ma la spesa in infrastruttura collegata all’AI, per esempio nei sistemi di data center, continua ad aumentare”.
Questa crescita dei data center trainata dalla GenAI, continua Lovelock, fa sì che gli investimenti nei server ottimizzati per l’AI, che praticamente non esistevano nel 2021, saranno il triplo di quelli nei server tradizionali entro il 2027.
Questo è coerente con un’indagine Gartner su 252 senior leader di imprese del Nord America e dell’Europa occidentale con oltre 500 milioni di dollari di fatturato, il 62% dei quali pensa che l’AI definirà il futuro della competitività di qualsiasi impresa nei prossimi 10 anni. La competitività è la ragione primaria per cui le imprese continuano a investire in tecnologia e cambiamenti del business, in uno scenario che si sta rapidamente deteriorando.
Mentre la GenAI sta superando il minimo della disillusione, sempre più attenzione e investimenti sono dedicati a funzionalità proposte da fornitori software tradizionali (incumbent), sottolinea Lovelock. “I CIO stanno valutando casi d’uso più semplici, plug and play, anche se non necessariamente comprano la funzionalità GenAI che gli viene proposta”.
Tornando alla “pausa per incertezza”, è iniziata all’inizio del secondo trimestre 2025, e riguarda lo stop di nuovi investimenti strategici (net-new spending) delle aziende in vari settori, compresa l’IT. Gartner nel comunicato attribuisce genericamente questa situazione all’aumento dell’incertezza economica e dei rischi geopolitici, ma Lovelock in un’intervista a The Register cita esplicitamente la revisione globale della politica commerciale degli USA in corso: “[Le imprese] non sono sicure di dove questa revisione andrà a parare, e si sono fermate nell’attesa di farsi le idee più chiare”.
Secondo l’indagine sopra citata, il 61% delle imprese ritengono di avere iniziato il 2025 in una posizione migliore rispetto a un anno prima, ma solo il 24% si aspetta di concludere l’anno centrando gli obiettivi prima del previsto.
"Questa pausa non comporta tagli al budget, poiché i fondi rimangono interamente allocati", precisa Lovelock. “Si tratta piuttosto di una decisione strategica di rinvio di nuove spese. I mercati hardware e infrastrutture IT sono particolarmente colpiti a causa degli aumenti dei prezzi e delle problemi nelle supply chain. Al contrario, le spese correnti o ricorrenti, come quelle per il cloud e i servizi gestiti, stanno mantenendo una maggiore stabilità”.