La classifica dei primi dieci produttori di
software mondiali, stilata annualmente da
Gartner, conferma qualche tendenza, mascherata dietro un’apparente stabilità.
Il podio delle prime tre registra un cambiamento importante, visto che
Oracle sale per la prima volta al secondo posto, con un giro d’affari di 29,6 miliardi di dollari e una quota del 7,3%. Il sorpasso avviene ai danni di
Ibm (29,1 miliardi di dollari), mentre la leadership di
Microsoft non è in discussione: il fatturato di 65,7 miliardi di dollari, anzi, segna un ulteriore aumento del 6% rispetto al 2012 ed è superiore a quello delle rivali più vicine.
La seconda posizione guadagnata da Oracle, secondo Gartner, si deve essenzialmente all’aggressiva politica di crescita esterna, con acquisizioni come Eloqua, Responsys e altri produttori di minori dimensioni.
Un’altra novità significativa è l’ingresso nella top ten di
Salesforce, grazie a una crescita annua del 33,3%, con un giro d’affari arrivato a 3,8 miliardi di dollari. Si tratta di un segno evidente dell’ascesa delle soluzioni proposte in modalità cloud. Meno rilevante, ma comunque interessante, anche lo scambio fra ottavo e nono posto, che ha visto salire
VmWare e scendere
Ca Technologies.
Complessivamente, le prime dieci aziende mondiali del software hanno generato un volume d’affari di 407,3 miliardi di dollari, con una crescita del 4,8% rispetto al 2012.