Microsoft: il crimine organizzato costa alle imprese oltre 315 miliardi di dollari all'anno

Secondo uno studio commissionato da Microsoft le paure maggiori riguardano la perdita dei dati personali e le transazioni non autorizzate.

Autore: Redazione ImpresaCity

500 miliardi di dollari per risolvere i problemi provocati dal caricamento deliberato di malware su software contraffatto, 127 miliardi di dollari per gestire i problemi di sicurezza e 364 miliardi di dollari per affrontare le violazioni dei dati: queste le stime per le aziende del nuovo studio condotto da IDC in collaborazione con la National University of Singapore (NUS), commissionato da Microsoft Corp. sulla pirateria informatica in occasione di "Play It Safe", la campagna internazionale per creare maggiore consapevolezza sulla relazione esistente tra malware e pirateria.
Ma anche per i consumatori le stime sono importanti: 25 miliardi di dollari e 1,2 miliardi di ore vengono dedicate alla gestione delle minacce alla sicurezza e all'implementazione di costose correzioni nei computer che derivano dalla presenza di malware all’interno del software contraffatto. E aumentano – anche per i governi – le paure legate alla pirateria.
La condivisione dei dati – siano essi privati o informazioni strategiche governative – rimane il rischio più temuto, da quasi il 60% di consumatori e esponenti governativi. Lo studio, intitolato "The Link Between Pirated Software and Cybersecurity Breaches", ha inoltre rivelato che il 60% dei consumatori intervistati afferma che la paura più grande riguardo al software infetto consiste nella perdita di dati, file e informazioni personali, seguita dalle transazioni non autorizzate su Internet (51%) e quindi dal rischio di hijack di posta elettronica, social network e conti bancari (50%).
Il 43% degli stessi intervistati non installa tuttavia aggiornamenti per la sicurezza, lasciando il proprio computer esposto ad attacchi da parte dei criminali informatici.Esponenti governativi hanno espresso preoccupazione per il possibile impatto delle minacce alla sicurezza informatica a cui sono soggette le loro nazioni.
Secondo il sondaggio, i governi sono principalmente preoccupati per la perdita di segreti commerciali o informazioni strategiche (59%), per l'accesso non autorizzato a informazioni pubbliche riservate (55%) e per l'impatto degli attacchi informatici sulle infrastrutture critiche (55%).
Si stima inoltre che i governi potrebbero perdere oltre 50 miliardi di dollari per affrontare i costi associati alla presenza di malware all’interno di software contraffatto.   
"I criminali informatici approfittano di ogni punto debole che riescono a trovare in termini di sicurezza, con risultati finanziariamente devastanti per tutti", ha dichiarato David Finn, Executive Director e Associate General Counsel del Microsoft Cybercrime Center. "Motivati dalle opportunità di guadagno, hanno scoperto nuovi modi di violare le reti di computer per rubare qualsiasi cosa: identità, password e denaro. Ecco perché il Microsoft Cybercrime Center è fortemente impegnato a porre fine a questi atti dannosi, per mantenere protetti e sicuri i dati personali e finanziari riducendo di pari passo gli incentivi finanziari per i criminali". Il sondaggio ha anche messo in luce come: "Usare software contraffatto è come camminare su un campo minato: non sai quando poggerai il piede su qualcosa di spiacevole, ma quando lo fai puoi generare un disastro", ha affermato John Gantz, Chief Researcher presso IDC. "I rischi finanziari sono notevoli e le potenziali perdite possono condurre aziende un tempo redditizie a navigare in acque pericolose. L'acquisto di software legittimo si rivela meno costoso a lungo termine, perché offre la certezza di evitare 'sorprese' indesiderate sotto forma di malware".

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