Prima i cinesi, adesso i coreani. Samsung vorrebbe riuscire a essere ancor più competitiva di quanto è riuscita a esserlo finora nei confronti di Google e Apple. Soprattutto vorrebbe riuscire ad avere una sua indipendenza. Come? Andando a realizzare un proprio sistema operativo che permetterebbe di riuscire a far decollare il business del software e servizi associato alla vendita di device mobili di cui attualmente si avvantaggiano coloro, vedi Google e Apple, che detengono la proprietà della piattaforma operativa.
Da quanto si racconta è da tempo che la società coreana sta investendo in questo ambizioso progetto che peraltro ha già un suo nome, Tizen. Di questo OS esistono già dei prototipi che sono stati testati da vari operatori. Si dice che la differenza sostanziale di Tizen rispetto ad Android sia una più ampia personalizzazione di cui si potrebbero avvantaggiare operatori e produttori.
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er Samsung, come per i cinesi, il modello di business che dovrebbe sostenere la tecnologia mobile, deve idealmente prevedere la componente software e servizi. Fino ad oggi quest'ultima, considerato che la quasi totalità delle vendite smartphone di Samsung è Android, è andata a ingrassare il business di Google.
E' difficile pensare che un mercato che presenta una base d'installato smartphone per il 60% circa a nome Andorid e per il 20% circa a nome iPhone, possa lasciare spazio a un nuovo sistema operativo. E' però vero, come dimostra Microsoft, che non tutto è perduto. Sarà curioso capire come si vorranno muovere i cinesi di Lenovo in seguito all'acquisizione della divisione Motorola, operazione che ha confermato come a Google, dopo un'incubazione durata soli due anni, non interessi in alcun modo essere fornitore hardware. Come dire, lasciamo a Samsung il business manifatturiero, quello che per noi (Google) conta davvero è Android, ovvero il software, le apps e i servizi.