Il Parlamento Europeo vuole sospendere l’accordo Safe Harbour

L’effetto Snowden sta avend ricadute anche sui rapporti fra Ue e Usa. In predicato, c’è l’intesa che regola i trasferimenti di dati privati.

Autore: Redazione Impresa City

Il Parlamento Europeo si è pronunciato a favore della sospensione dell’accordo Safe Harbour, che ha fin qui regolato i trasferimenti di dati privati fra Europa e Stati Uniti. Le recenti scoperte legate alle rivelazioni di Edward Snowden e ai controlli effettuati dalla National Security Agency hanno evidentemente influito su questa presa di posizione.
L’accordo, di fatto, ha fin qui consentito ai giganti americani del Web di usare in qualunque modo desiderato i dati dei cittadini europei. Ma già nello scorso novembre, la Commissione Europea si era mossa per rendere operative misure che servissero a ricostituire un certo livello di fiducia fra Europa e usa in materia di flussi dei dati. Ne erano scaturite tredici raccomandazioni, la cui applicazione è in corso di esame. In pratica, si tratta di una to-do list, che tocca vari aspetti e indica come migliorare la prassi oggi in essere.
Ora, l’intenzione è di modificare anche l’accordo Safe Harbour, se necessario anche sospendendolo unilateralmente, per avviare discussioni utili a trovare una nuova soluzione. Le ripercussioni di questa iniziativa potrebbero essere importanti, specie per chi ha costruito business sui cloud pubblici, come Amazon o Microsoft. Senza parlare dei provider americani e delle società che utilizzano per business i dati privati dei propri utenti, come Facebook e Google.
Il commissario europeo Viviane Reding ha indicato come ora la palla sia in mano al Governo americano, che deve riconoscere la serietà dei temi in discussione e adoperarsi per trovare soluzion entro la prossima estate.

Visualizza la versione completa sul sito

Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, acconsenti all’uso dei cookie.