Obiettivo per il 2024: eliminare le inefficienze dell'IT

La propensione ad aumentare i budget tecnologici c'è, spiega Forrester Research, ma uno dei principali obiettivi delle imprese per il 2024 deve essere ridurre le spese inutili

Autore: Redazione ImpresaCity

Dopo un 2023 all'insegna dei budget conservativi, nel 2024 le aziende dovrebbero allargare i cordoni della borsa, soprattutto perché lo scenario complessivo dei mercati non è poi così cupo come si temeva qualche tempo fa. Ma la propensione agli investimenti - spiega Forrester Research, dopo una analisi di un campione significativo di decisori aziendali - non è generalizzata e appare piuttosto pragmatica.

In generale, spiegano gli analisti, il 2024 sarà davvero positivo solo per gli investimenti tecnologici che promettono di portare risultati concreti. Ovviamente la concretezza delle tecnologie è spesso un punto di vista, legato anche a quanto sperimentato in passato, e questo probabilmente spiega perché l'ottimismo non è equamente distribuito nelle imprese. Ad esempio, i "tech leader" delle imprese sono i più propensi a puntare sulle tecnologie, più o meno allo stesso livello di chi si occupa di marketing, mentre è più restio chi si occupa di Customer Experience.

In generale, però, Forrester indica che qualsiasi strategia tecnologica deve puntare a tre obiettivi di alto livello: dare priorità a ciò che coinvolge e cattura i clienti, eliminare costose complessità, sperimentare con quello che può differnziare rispetto alla concorrenza. Di questi tre obiettivi, quello che richiede decisioni e mosse anche apparentemente controintuitive è la riduzione dei costi.

In particolare, Forrester indica alle aziende che devono mettere un freno alla crescita del numero di cloud e service provider di cui si servono. Anche se non si fa altro che parlare di multicloud e co-innovazione. Forrester non è ovviamente contro l'utilizzo di servizi cloud e partner diversi, se questi effettivamente portano valore. Ma il punto è proprio capire, passata la sbornia soprattutto del cloud, se questo accade effettivamente.

Lato cloud, gli analisti sottolineano che la portabilità e l'interconnessione dei servizi cloud possono essere un problema e che la loro proliferazione finisce per diventare un costo. "Quando dovete aggiungere un nuovo ambiente - spiega Forrester - valutate se effettivamente complementa la vostra visione complessiva dell'IT".

Analogamente, spiegano gli analisti alle imprese utenti, "smettetela di affidarvi automaticamente ai digital service provider". È vero che l'outsourcing permette di risolvere i problemi a breve termine, ma a medio-lungo per una impresa "la sopravvivenza e la competitività si basano sullo sviluppare competenze interne".

Per Forrester, in questa fase ogni service provider va (ri)valutato per la sua capacità non di risolvere problemi contingenti ma di portare co-innovazione e di sviluppare soluzioni "trasformative". Chi non è in grado di rivestire questo ruolo dovrebbe, molto probabilmente, essere sostituito da interlocutori più in grado di portare valore.

Un'altra analisi che Forrester consiglia di fare riguarda le singole funzionalità e tool che i vari servizi attivati nel tempo offrono: se ci sono sovrapposizioni tra queste funzionalità o strumenti, è il caso di tagliare spese che di fatto sono inutili. È sbagliato pagare più volte per funzionalità o tool molto simili, specialmente in una fase del mercato IT in cui i provider rendono davvero molto facile attivarne sempre di nuovi.

La selezione dei partner con cui avere a che fare dipende anche dalle tecnologie su cui si punta. E qui Forrester ha anche esaminato le tecnologie e gli ambiti in cui le imprese pensano di aumentare i loro investimenti nel 2024. Prevedibilmente, in primissima linea sono le tecnologie AI, ambito per cui l'86% del campione promette di aumentare la spesa. Seguono, con il 79% di citazioni, BI/analytics, data infrastructure/management, customer analytics, Threat Intelligence.

Un secondo gruppo delle tecnologie più di tendenza comprende poi, con il 77% di citazioni, sicurezza di rete, Threat Management, genericamente public cloud. Al 75% troviamo application security, IoT e i buoni vecchi PC. Chiudono, al 73%, mobile security e content security.


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