Al via Medusa, la nuova dorsale per il Mediterraneo 

Medusa è una infrastruttura da 8.700 chilometri di fibra ottica che collegherà ben dieci nazioni, tra cui l'Italia

Autore: Redazione ImpresaCity

Alcatel Submarine Networks, Elettra Tlc, Medusa e Orange hanno ufficializzato l'avvio dei lavori per la realizzazione del sistema di connettività sottomarino Medusa. Si tratta di una vera e propria infrastruttura di connettività Internet internazionale posta sul fondo del Mediterraneo, lunga complessivamente oltre 8.700 chilometri. Tanto da farne, spiegano le aziende del consorzio Medusa, il cavo più lungo del Mediterraneo.

Più che la lunghezza, però, nel caso di Medusa colpisce il numero delle nazioni interessate. Medusa è una sorta di "bus dati" trasversale est-ovest che si interfaccia a nord verso sei nazioni europee (Cipro, Francia, Grecia, Italia, Portogallo, Spagna) e a sud verso quattro Paesi nordafricani (Algeria, Egitto, Marocco, Tunisia).

Alcatel Submarine Networks e l'italiana Elettra Tlc si occuperanno materialmente della costruzione del sistema Medusa. Che si basa, tecnicamente, sulla posa di un cavo con 24 coppie di fibre ottiche, capace di trasportare almeno 20 Terabit al secondo per ciascuna coppia. Il punto di atterraggio di Medusa in Italia è a Mazara del Vallo.

Uno degli obiettivi principali di Medusa è favorire il traffico tra nazioni che non sono certo quelle più connesse dalle dorsali sottomarine attualmente in funzione. Questo dovrebbe favorire lo sviluppo dell'economia digitale tra le varie sponde del Mediterraneo, uno dei motivi per cui parte del progetto è finanziato anche dall'Unione Europea.


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