Aumento acconti Ires-Irap: ogni impresa pagherà mediamente 1.200 euro in più

Il Segretario della CGIA, Giuseppe Bortolussi: "In una fase economica così difficile e caratterizzata da scarsa liquidità, chiedere un ulteriore sforzo alle imprese è un errore".

Autore: Redazione ImpresaCity

Con l’ aumento degli acconti Ires e Irap dal 101 al 102,5 per cento, entro il prossimo 10 dicembre ogni società di capitale dovrà versare, rispetto al 2012, un maggiore acconto medio di poco superiore ai 1.200 euro
L’incremento di 1,5 punti percentuali, mette in evidenza la CGIA, è stato disposto nei giorni scorsi dal Governo al fine di coprire il mancato gettito della prima rata dell’Imu. Questo ritocco si aggiunge ad un ulteriore aumento di un punto percentuale che è stato approvato nel giugno di quest’anno.
“E’ vero che gli aumenti degli acconti Ires e Irap altro non sono che una anticipazione e non un incremento di tassazione – dichiara il Segretario della CGIA, Giuseppe Bortolussi – Tuttavia, in una fase economica così difficile e caratterizzata da scarsa liquidità, chiedere un ulteriore sforzo alle imprese è un errore”. 
Dalla CGIA sottolineano che l’incremento degli acconti dal 100 al 102,5 per cento costringerà le società di capitali a pagare un miliardo di euro in più.
“A livello pro azienda non stiamo parlando di una cifra media importantissima – prosegue Bortolussi – ma sommata all’aumento della pressione fiscale generale e alla contrazione nell’erogazione del credito avvenuto in questo ultimo anno, potrebbero mettere in difficoltà numerose aziende”. 
Quali sono le ragioni che hanno “spinto” il Governo ad approvare questa misura? “La copertura della prima rata dell’Imu è saltata a seguito del mancato pagamento della sanatoria delle concessionarie dei giochi e, soprattutto, in ragione del fatto che la Pubblica amministrazione non ha saldato i suoi debiti nei confronti delle imprese. Ebbene, a pagare il conto saranno queste ultime che, per gli anni di imposta 2013 e 2014, si vedranno aumentare di 1,5 punti percentuali gli acconti fiscali Ires e Irap. Insomma, oltre al danno la beffa”.

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