Akamai acquisisce Prolexic

Nell’ambito di una strategia di cybersecurity, Akamai ha acquisito l'azienda specializzata nel contrastare e prevenire attacchi DDOS

Autore: Redazione

Nell’ambito di una strategia tesa a rafforzare la propria offerta di cybersecurity, Akamai Technologies ha acquisito Prolexic Technologies. La società ha messo sul piatto 370 milioni di dollari, pagamento cash. Prolexic è specializzata in tecnologia che mette al riparo i data center da attacchi DDOS, Distributed Denial of Service, una tecnica ormai diffusissima che serve a mettere KO i website. Per comprendere l’entità e tipologia degli attacchi perpetrati è possibile visualizzare la pagina web di Prolexic.
"Tutte le aziende che conducono il proprio business su internet si trovano a dover affrontare uno scenario di minacce sempre più avanzato: una serie di attacchi con l’obiettivo di rendere inagibili siti e applicazioni, minare l’immagine del brand o tentare di carpire dati e informazioni sensibili, ha affermato Tom Leighton, CEO di Akamai. Unendo le forze con Prolexic, intendiamo combinare la potenza e la sicurezza della nostra piattaforma con le robuste soluzioni di Prolexic per mitigare gli attacchi e proteggere data center e applicazioni enterprise. Le soluzioni e il team Prolexic ci aiuteranno a raggiungere il nostro scopo: rendere internet un luogo ancor più sicuro, veloce ed affidabile”.
Oggi, i business sono definiti in termini di disponibilità, sicurezza e latenza delle applicazioni, dei dati e dell’infrastruttura web, ha aggiunto Scott Hammack, CEO di Prolexic. Essere in grado di fare affidamento su di un unico provider per la performance e la sicurezza del web semplifica notevolmente la risoluzione delle problematiche legate alla disponibilità del network e offre ai clienti una maggiore trasparenza. Siamo convinti che, insieme, saremo in grado di garantire un livello di protezione e visibilità del network senza precedenti”.
Negli ultimi 5 anni Akamai ha conosciuto una crescita progressiva del volume d’affari, passando dai 791 milioni di dollari del 2008 agli attuali 1,374 miliardi di dollari.

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