Canon Easy Experience: rendere semplice la complessità del nuovo workspace

Canon porta al mondo in forte evoluzione del workspace aziendale un approccio sempre più improntato alla semplicità e alla User Experience.

Autore: Redazione ImpresaCity

Canon la definisce Easy Experience o, per maggiore semplicità, E2X. Sembra solo uno slogan ben riuscito ma è in effetti la risposta, trasversale e concreta, che la casa giapponese sta dando a quella richiesta di semplicità che accomuna tutte le imprese che stanno abbracciando le nuove tecnologie e gestendo i loro impatti sui processi e sulle modalità di lavoro.

Se la digitalizzazione è evidentemente pervasiva, infatti, lo è anche la necessità delle aziende di poterla gestire e vivere in maniera semplice. Una semplicità che va "costruita" - e qui sta anche il ruolo di Canon e dei suoi partner - perché le complessità dei processi aziendali e delle infrastrutture non scompaiono per magia. Vengono messe metaforicamente dietro le quinte, lasciando in primo piano solo funzioni e strumenti che siano fluidi e intuitivi e che garantiscano una esperienza semplice ma efficace.

Declinare una filosofia di semplicità in prodotti e servizi è un approccio che Canon segue da tempo e che di recente - ricorda Giuseppe D’Amelio, DP&S marketing & innovation director di Canon Italia - è stato applicato con successo nel mondo della stampa di produzione, che guarda a una sempre maggiore potenzialità di personalizzazione. Ora è il momento di affermare il modello "easy" E2X anche nella parte, complementare, della workspace collaboration: un ambito, quello dell’ufficio ibrido, che non a caso oggi rappresenta la seconda componente dell'anima B2B di Canon.

L'esperienza già maturata nella stampa di produzione, dove Canon ha intercettato i trend chiave della Total Experience e della Mass Personalization, peraltro dà già un'idea definita delle carte che la casa giapponese intende giocare. "Total Experience - spiega D’Amelio - significa fornire una esperienza di qualità superiore a tutti gli stakeholder della catena del valore, mentre la personalizzazione di massa richiede di poter produrre oggetti unici a un costo paragonabile a quello della produzione in serie. Sono due trend che si integrano bene con le peculiarità di Canon: siamo l'unico vendor capace di fornire soluzioni e tecnologie che spaziano dalla dematerializzazione del mondo fisico per produrre informazioni digitale, fino al loro utilizzo per produrre qualcosa di materico e tangibile".

Portare la Easy Experience nel mondo workspace non è comunque banale. "È anzi più complicato - sottolinea D’Amelio – rispetto al mondo della stampa di produzione, perché qui la stampa è un mezzo di produzione integrata all’interno della catena del valore dell’azienda, mentre nel mondo workspace è considerata una commodity, spesso percepita come un costo e non come effettivamente è un abilitatore alla collaborazione in un contesto del lavoro sempre più fluido e dinamico". La possibilità di differenziarsi sta ancora una volta nella semplicità: "Semplicità dell'esperienza, che clienti e partner ci riconoscono, ma anche nell'usare i vari dispositivi, nell'interagire con noi, nel gestire l'infrastruttura", evidenzia il manager.

Un approccio, molti verticali

Estendere E2X a un contesto come quello del workspace - che cambia costantemente ed è sempre più tecnologico, connesso e ibrido, e in cui i processi documentali diventano sempre più veloci e articolati - significa saperlo declinare in molti modi, Canon lo fa attraverso 8 elementi chiave. Il primo, più evidente, è quello della Easy Collaboration: gestire i dispositivi e i processi di stampa, come anche la gestione delle informazioni e dei documenti, in maniera coerente ovunque ci si trovi. Una esigenza primaria per le organizzazioni che stanno man mano abilitando nuove modalità di lavoro.

Quello che Canon offre è una famiglia di soluzioni hardware e software che si integrano fra loro attraverso il cloud di Microsoft Azure, realizzando un ecosistema tecnologico autonomo e coerente in cui UniFlow Online e Therefore Online fanno da asse portante. "Un ecosistema - sottolinea D’Amelio - certamente integrato ma anche sempre aperto, con la possibilità di interfacciarsi direttamente verso altre piattaforme e servizi cloud di mercato, attraverso connettori nativi che rendono la vita semplice all'IT aziendale".

C'è poi, tra gli altri, il tema della sicurezza, perché dove ci sono informazioni c'è sempre il rischio che queste siano sottratte o comunque gestite in maniera impropria. Qui E2X si declina nel suo lato Easy Security: in sintesi, la possibilità di attivare funzioni e regole di sicurezza, compliance e tutela delle informazioni che realizzano un ambiente sostanzialmente sicuro "by design".

"La sicurezza è realizzata - spiega D'Amelio - da un insieme di componenti IaaS e PaaS legati al framework di sicurezza di Azure, che garantiscono la giusta security a livello di applicazione e di piattaforma poiché aderiscono al paradigma Zero Trust. Inoltre, anche se parliamo di un ambiente cloud i documenti e le informazioni da proteggere rimangono comunque nei sistemi dell'azienda".

A fare da sfondo, c'è anche il tema imprescindibile della Easy Sustainability, la sostenibilità che si fa sempre più concreta. "Oggi le aziende clienti - spiega D'Amelio - non parlano semplicemente di sostenibilità, sono passate al livello successivo: ragionano in termini di obiettivi di ESG e di misurazione dei relativi parametri". Canon in questo senso offre prodotti e consumabili rigenerati, anche grazie a una rete di centri di refurbishing europei. Una offerta in logica di economia circolare che oggi si rivela essenziale per gli enti della PA, ma che avrà un crescente ruolo di differenziatore anche nel mondo privato.

La logica dell'ecosistema

L'elasticità del modello E2X lascia intravedere chiaramente due suoi elementi chiave. Il primo è che non si tratta di una evoluzione nata per cavalcare le tendenze del momento ma di un tratto ben integrato nel DNA di Canon. "Il trend della semplicità - conferma D'Amelio - parte necessariamente da lontano. La semplicità, nelle sue varie declinazioni, non la si costruisce dall'oggi al domani ed è una barriera all'ingresso importante. Inoltre, le evoluzioni del lavoro ibrido amplificano la portata di queste tematiche: oggi che sempre più compiti si devono poter svolgere in mobilità, gli utenti si aspettano ovunque la stessa User Experience che hanno in ufficio".

Il secondo elemento chiave è che all'atto pratico l'approccio di E2X si concretizza in una logica non solo di soluzioni puntuali ma anche e soprattutto di framework trasversali e, quindi, di ecosistema. "Per molti versi - sottolinea D'Amelio - E2X rappresenta una vera e propria piattaforma di open innovation. Qualsiasi caso d'uso business in cui si combinano insieme fisico e digitale diventa una opportunità per verticalizzarla e per articolarla ulteriormente. Nel mondo della stampa di produzione lo abbiamo già sperimentato ampiamente, nel mondo workspace le evoluzioni sono più recenti ma esistono, come ad esempio in ambito education".

Qui il ruolo dei partner Canon è ovviamente fondamentale, sottolinea D'Amelio: "Il rapporto con i system integrator è alla base della strategia che abbiamo definito per migliorare il nostro posizionamento nel mercato workspace. Se in tre anni abbiamo guadagnato quasi 10 punti percentuali di market share in questo comparto è anche e soprattutto grazie a loro".

Grazie alla conoscenza che hanno del loro territorio e dei loro clienti, in particolare, i system integrator possono svolgere il ruolo chiave di co-designer delle soluzioni che i clienti stessi cercano. "Operare in stretta sinergia con i system integrator ci permette di costruire una offerta più ampia e competitiva - evidenzia D'Amelio - ed è questo che porta a costruire relazioni di lungo periodo con i clienti: a fare la differenza non è solo la combinazione delle tecnologie ma delle persone e delle competenze".


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