A febbraio 2023 il fatturato dell’industria cresce del 7,2% su base annua

Dopo il lieve arretramento dello scorso mese, a febbraio 2023 il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, torna a crescere in termini congiunturali, con un maggiore dinamismo della componente interna rispetto a quella estera.

Autore: Redazione ImpresaCity

A febbraio l'Istat stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, aumenti dell’1,3%, in termini congiunturali, registrando una dinamica positiva su entrambi i mercati (+1,7% su quello interno e +0,9% su quello estero). Nel trimestre dicembre 2022-febbraio 2023 l’indice complessivo è cresciuto dello 0,6% rispetto al trimestre precedente (+1,0% sul mercato interno e -0,4% su quello estero).

Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, a febbraio gli indici destagionalizzati del fatturato segnano un aumento congiunturale per l’energia (+14,7%), per i beni intermedi (+1,6%) e per i beni di consumo (+0,8%), mentre registrano una flessione i beni strumentali (-1,1%).

Corretto per gli effetti di calendario, il fatturato totale cresce in termini tendenziali del 7,2%, con incrementi dell’8,1% sul mercato interno e del 5,3% su quello estero. I giorni lavorativi sono stati 20 come a febbraio 2022.

Per quanto riguarda gli indici corretti per gli effetti di calendario riferiti ai raggruppamenti principali di industrie, si registrano marcati incrementi tendenziali per l’energia (+21,0%), per i beni strumentali (+11,7%) e per i beni di consumo (+11,5%), mentre risultano in calo i beni intermedi (-0,5%).

Con riferimento al comparto manifatturiero, tutti i settori mostrano una crescita congiunturale, ad eccezione dei comparti del legno e della carta, della metallurgia e dei prodotti chimici.

A febbraio si stima che l’indice destagionalizzato del fatturato in volume, relativo al settore manifatturiero, registri un aumento in termini congiunturali (+0,8%).

Corretto per gli effetti di calendario, a febbraio il volume del fatturato del comparto manifatturiero diminuisce in termini tendenziali dell’1,0% (+6,8% in valore).


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