Cisco, focus sul 'Futuro del lavoro'. L'esperienza Venywhere verso la 2.0

Si è appena conclusa 'Future of Work Week' a Milano, l'iniziativa promossa dal vendor volta ad approfondire i principali temi relativi al Futuro del Lavoro attraverso una serie di eventi, approfondimenti, momenti esperienziali, interventi da parte di personaggi di spicco in differenti location. La lezione imparata con il progetto Venywhere, un modello da replicare

Autore: Barbara Torresani

Al centro della recente settimana Future of Work Week a Milano, iniziativa Cisco in collaborazione con molteplici protagonisti del mercato, c’è il tema del Futuro del Lavoro, affrontato da varie angolature e da differenti punti di vista. Prima edizione di una quattro giornate articolate in convegni, dibattiti e appuntamenti in diversi punti della città, a cui hanno preso parte personaggi di spicco di varia estrazione. Persone, tecnologia, spazi di lavoro i tre filoni lungo cui si è declinata la settimana, approfonditi con la collaborazione degli stessi partner Cisco.

Ad aprire la settimana Gianmatteo Manghi, Amministratore Delegato di Cisco Italia, e Michele Dalmazzoni, Direttore della Divisione Collaboration Sud Europa & Future of Work Leader Italy. Tra gli altri speaker Layla Pavone, Coordinatrice Board Innovazione Tecnologica e Trasformazione Digitale del Comune di Milano e Mariano Corso, Responsabile Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano e quelli della Tavola Rotonda dal titolo "Luoghi, persone, tecnologia… cosa succede quando il futuro del lavoro non è più quello di una volta?”, con Barbara Cominelli, CeoJLL Italy, Pierluigi Dialuce, Senior Director - Group Head of People Tech & Change management, Intesa Sanpaolo e Gianmatteo Manghi, Amministratore Delegato Cisco Italia.

interessante speech del neuroscienziato e Ceo di Strobilo Andrea Bariselli, che ha raccontato come sia possibile, sfruttando le nuove tecnologie e le neuroscienze, comprendere il sottile legame tra noi esseri umani e l'ambiente che ci circonda, trovando strumenti utili a ridisegnare gli spazi che abitiamo.

Persone, Tecnologia, Spazi di lavoro i tre filoni che hanno scandito gli appuntamenti della settimana, approfonditi con la collaborazione degli stessi partner Cisco, tra cui Logotel, Signify, Shure e JLL, Lutech, Talent Garden, MaticMind.Gianpaolo Barozzi, Cisco Purpose Innovation LeadDa segnalare, tra gli altri, anche gli interventi di Angelo Fienga, Director Sustainable Solutions, di Gianpaolo Barozzi, Cisco Purpose Innovation Lead e di Silvia Zanella - manager, autrice, Linkedin Top Voice Lavoro.

L'esperienza Venywhere; al via la fase 2.0

Di particolare interesse il tema declinato da Gianpaolo Barozzi, Cisco Purpose Innovation Lead, nello speech “Venywhere: The Future of Work Living Lab’, un progetto avviato lo scorso anno da Cisco (oggi giunto alla fase 2.0), in partnership con una startup dell'università Ca Foscari, supportata dalla Fondazione di Venezia, con l’obiettivo di ripopolare la città di Venezia con i nomadi digitali.

Come ha spiegato Barozzi, nello specifico è stato creato un laboratorio vivente di innovazione, nel tentativo di gestire la convergenza tra città e lavoro ibrido con le persone Cisco e in collaborazione con le associazioni della città, interrogandosi sia su cosa significhi la leadership all'interno di un lavoro distribuito e remoto, sia guardando agli aspetti di HR e cultura aziendale così come cercando di capire come la presenza sul territorio di Cisco possa influire in termini di impatto sociale, sostenibilità e di relazione con il territorio.

Di fatto, Cisco ha mandato sul posto 16 delle proprie persone a lavorare e vivere tre mesi a Venezia, per comprendere le dinamiche del vivere il lavoro ibrido in modo profondo. Forti di un’esperienza di smart working aziendale, o comunque di lavoro da remoto da parecchi anni (lo stesso Barozzi lavora con un gruppo globalmente distribuito da 14 anni, in cui nessuno opera nello stesso ufficio), "ci siamo chiesti come questo nostro modo di operare potesse essere applicato all'interno degi spazi di una città”, racconta il manager. Quattro gli spazi fondamentali in cui le persone potevano scegliere di lavorare ogni giorno con strumenti Cisco, operando su tre progetti speciali e due Innovation Challenges dedicate alla città per creare uno stretto legame con il territorio.Quattro principali trend

Di seguito i quattro principali trend osservati.

Il primo è relativo a come la città trasforma il lavoro ibrido e il lavoro ibrido trasforma la città nell’arco di 15 minuti: “Il Covid ha indubbiamente impattato le nostre città e abbiamo ragionato sul concetto di costruire le città con servizi disponibili in 15 minuti per ciascuno cittadino. L’idea è quella di fare convergere l’hybrid work oppure il lavoro da casa con le smart cities, dove per smart cities si intendono in prevalenza le infrastrutture - elettricità, parcheggi, traffico, .. in una logica di smart working cities, considerando che Venezia è una città di 15-20 minuti by design, per cui, di fatto, in 40 minuti la si percorre e taglia tutta a piedi". Il vendor ha cercato di capire come le proprie persone hanno utilizzato questa città camminando e lavorando in modo ibrido, all'interno e all’esterno, facendo meeting lungo i canali, operando in modo seamless dal loro dispositivo al proprio telefono, muovendosi liberamente grazie alle tecnologie: “Si è quindi compreso che queste nuove città possono trasformare il commuting in mobility”.

Il secondo è stata l’analisi del posto di lavoro. Si è passati da un ufficio singolo a quattro uffici distribuiti raggiungibili a piedi in 10-15 minuti l’uno dall’altro: “Un nuovo modo di vedere l’ufficio, aperto, in quanto si utilizzavano anche spazi all'interno di aree adibite ad altre attività. Per esempio, alcune stanze all'interno di un acceleratore universitario, altre stanze all'interno della Fondazione, un paio di stanze all'interno di un centro di ricerche. In sostanza, le nostre persone hanno potuto immergersi in una realtà diversa e quindi la cultura, l’ambiente e la tecnologia Cisco si sono arricchite dalla presenza e dal contatto con un tessuto urbano specifico. Un elemento molto importante che stiamo usando anche nel ri-design dei nostri spazi. Cisco Italia sul territorio ha a disposizione 12 diversi spazi in cui andare a lavorare: uffici aperti in cui la popolazione può entrare e dove avvengono degli eventi e degli scambi sia per i nostri clienti e partner ma anche per la popolazione”, dettaglia il manager.Terzo trend: l’hybrid work può essere un’opportunità per le persone se gestito nel migliore dei modi e con la giusta cultura. Per funzionare deve prevedere un nuovo modo di gestire gli spazi, una tecnologia che supporta la distanza e una nuova cultura, in grado di formare una nuova leadership: Le persone Cisco che hanno partecipato a Venywhere sono risultate più ingaggiate e soddisfatte e hanno performato meglio rispetto alla media degli altri colleghi nelle stesse posizioni. Non solo quindi hanno avuto una bella esperienza, ma hanno dato anche di più, fornendo nuove idee sia all'interno dell'organizzazione sia all'esterno, con progetti di collaborazione che hanno creato valore aggiunto, cosa che non avrebbero potuto fare in ambiti diversi”, continua Barozzi.

E, per finire, il management, e di conseguenza, il management style, valorizzando l’importanza dei team all'interno delle organizzazioni: “Il team è la molecola fondamentale dell’organizzazione ed è nel team che ci si ingaggia, si performa ed è in funzione di esso e del manager che lo guida che ciò può avvenire. Le persone che hanno partecipato a Venywhere hanno sviluppato un nuovo modo di relazionarsi con i propri manager, diventati per loro mentori più che controllori, tutti accomunati da un interesse reciproco”. Si passa quindi da un rapporto verso il manager più che di riporto diretto a un lavoro di mentorship reso possibile sempre dalle tecnologie: “Perché avere a disposizione endpoint con elevate qualità sia di audio che di video permette di avere conversazioni serene e molto profonde, con possibilità di comprendere il body language delle persone”.

Trend molto interessanti, che portano verso il passaggio daCittadino globale’ a quello che Cisco definisce 'Organizational Citizen', un cittadino che è parte di un'organizzazione, consapevole della responsabilità all'interno di essa, ma anche parte di un tessuto locale verso cui ha la possibilità di agire: “Non a caso in Cisco non si parla più di HR ma di People&Communities, riconoscendo che le persone fanno parte di comunità, sono trasversali in azienda, andando però anche oltre i confini di questa. Un esempio su tutti: ciascun dipendente Cisco può usufruire di 10 giorni di time to give, ovvero tempo a disposizione per fare un'attività socialmente utile".Il progetto Venywhere rappresenta il prototipo, e anche un po’ l'archetipo, degli sviluppi del vendor. Dopo averlo destrutturato per capirne gli elementi fondamentali che lo hanno fatto funzionare ora si stanno mettendo in piedi i Purpose Labs, laboratori all'interno dei quali Cisco punta a sviluppare e rendere il proprio Purpose sia per le proprie persone che per il territorio e le comunità, che, come chiarisce Barozzi: “Significa appunto sviluppare un mondo più inclusivo, in termini di sostenibilità economica, ambientale e sociale tramite la nostra tecnologia”. In concreto, il vendor sta identificando alcuni ambiti, territori e comunità in cui cominciare a costruire e abilitare questo modello.

Il prossimo settembre si darà il via l’edizione 2.0 di Venywhere a Venezia, in collaborazione con altre aziende: “Vogliamo e dobbiamo diventare attrattori di questo modello con altre aziende che come noi vogliono offrire questa opportunità alle loro persone, creando al contempo impatto sul territorio”, conclude Barozzi. Nel corso dell’anno altre attività simili saranno lanciate sull'isola di Rodi e un paio negli Stati, per poi spingersi (la data non è ancora definita) nel sud Italia, un’area in cui stanno investendo anche le istituzioni locali, ma anche avviare un programma per interfacciarsi con l'Africa e supportare l'attività in quel continente.


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