La rilevazione svolta si inserisce in uno scenario economico caratterizzato da un recente peggioramento generalizzato delle condizioni finanziarie, bilanciato tuttavia da timidi segnali di miglioramento dal lato dell’offerta.
Autore: Redazione ImpresaCity
L’ultima rilevazione dei corrispettivi di energia al dettaglio praticati alle PMI sul mercato libero, realizzata da Unioncamere e la Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi in collaborazione con BMTI e REF Ricerche e riferita al quarto trimestre 2022, fotografa andamenti diversificati dei prezzi dell’energia a seconda delle tipologie contrattuali.
Nel dettaglio, i contratti annuali multiorari (tre prezzi per fascia) per imprese con consumi fino a 50 MWh/anno, a prezzo fisso con avvio a ottobre 2022, presentano corrispettivi intorno a 262,2 euro/MWh nella fascia oraria diurna (F1), 268,4 euro/MWh nella fascia serale (F2) e a 203,5 euro/MWh nella fascia notturna (F3). Rispetto al terzo trimestre 2022 si documenta rispettivamente una diminuzione dei prezzi del -48,5% per F1, -45,7% per F2 e -49,9 per F3.
Sul fronte del gas naturale il prezzo dei contratti annuali a corrispettivo fisso risulta in forte aumento (+47,1% congiunturale), per un profilo di consumo fino a 50 mila/mc all’anno, configurando prezzi fissi per il micro-consumatore pari a circa 193,3 eurocent/mc.
Volgendo lo sguardo al mercato all’ingrosso italiano, si registra un forte rialzo sia per i prezzi all’ingrosso dell’energia (+75,5% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno), sia per il gas naturale (+67,3%). Tuttavia, nelle ultime settimane è stata registrata una decrescita accentuata dei prezzi delle materie prime pari, ad esempio, al -50,8% per il PUN (l’indicatore del prezzo all’ingrosso dell’energia), ad ottobre rispetto a settembre.