II trimestre 2022: deficit/PIL al -3,1%, reddito disponibile delle famiglie +1,5%

Il potere d’acquisto delle famiglie ha registrato una flessione lieve nonostante l’impatto negativo dell’aumento dei prezzi. Il tasso di risparmio delle famiglie è diminuito di 2,3 punti percentuali attestandosi tuttavia ancora su livelli più alti rispetto al periodo pre-pandemico.

Autore: Redazione ImpresaCity

Secondo le ultime rilevazioni dell'Istat, nel secondo trimestre 2022 l’indebitamento netto delle AP in rapporto al Pil è stato pari al -3,1% (-7,6% nello stesso trimestre del 2021).

Il saldo primario delle AP (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato positivo, con un’incidenza sul Pil dell’1,6% (-3,7% nel secondo trimestre del 2021).

Il saldo corrente delle AP è stato anch’esso positivo, con un’incidenza sul Pil dello 0,8% (-0,7% nel secondo trimestre del 2021).

La pressione fiscale è stata pari al 42,4%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dell’1,5% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti del 4,1%.

La propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è stata pari al 9,3%, in diminuzione di 2,3 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.

A fronte di un’aumento dell’1,5% del deflatore implicito dei consumi finali delle famiglie, il potere d’acquisto delle famiglie è lievemente diminuito rispetto al trimestre precedente (-0,1%).


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