Matchplat, crescere con Aruba Enterprise

L’innovativa società, nata cinque anni fa, è passata rapidamente dalla fase di startup al successo grazie anche ai data center in colocation e ai servizi cloud targati Aruba Enterprise

Autore: Edoardo Bellocchi

L’elasticità e la flessibilità del cloud e dei data center in colocation sono notoriamente fattori decisivi per le aziende di oggi. Ma assumono particolare importanza nel caso delle startup, che si trovano ad avere esigenze di rapido sviluppo delle infrastrutture al crescere del loro business. È il caso di Matchplat, giovanissima azienda molto innovativa con sede in Lombardia, che si è affidata ai servizi di Aruba Enterprise. Ne parliamo con Andrea Gilberti, Amministratore Delegato di Matchplat, che esordisce tracciando un rapido identikit dell’azienda.

Matchplat è nata come startup innovativa cinque anni fa e oggi siamo una piccola-media impresa con circa una sessantina di collaboratori sul mercato italiano, con due branch nel Regno Unito e in Germania”, racconta Gilberti, spiegando che “Matchplat offre analisi di mercato automatizzate a un target di clienti che va dalle piccole e medie imprese fino a realtà molto più strutturate che hanno volumi d'affari più importanti. Offriamo una serie di servizi che aiutano i nostri clienti nella ricerca di fornitori, distributori, partner industriali, concorrenti o clienti, e lo facciamo in tutto mondo perché disponiamo di banche dati molto strutturate con circa 400 milioni di imprese in 196 mercati”.

A tutta intelligenza artificiale

Quello che contraddistingue Matchplat è che “grazie a una serie di tecnologie in ambito intelligenza artificiale andiamo ad automatizzare le analisi di mercato, e questo ci permette di renderle accessibili a tutte le aziende, sia dal punto di vista della complessità, dato che noi semplifichiamo questa attività grazie proprio alla tecnologia, sia dal punto di vista economico, in quanto con noi il delivery dei servizi costa molto meno ed è molto più rapido”, prosegue Gilberti. Quest’ultimo è un punto essenziale della proposta di Matchplat, che “riduce il tempo da mesi di lavoro a ore grazie all'intelligenza artificiale, replicando i compiti time consuming tipici della figura del data analyst, che normalmente deve incrociare informazioni provenienti da numerose fonti, come quelle ufficiali o il mondo del web; un’attività che richiede parecchio tempo che la tecnologia permette di risparmiare”, sottolinea Gilberti.

Percorsi di scelta

Guardando più da vicino alla nascita della collaborazione tra Matchplat e Aruba Enterprise, Andrea Gilberti ripercorre il percorso che li ha portati a collaborare con Aruba Enterprise: “cinque anni fa siamo partiti con un focus rilevante sul prodotto, che per noi non comportava solamente investimenti sul software ma anche sull'hardware necessario a gestire le nostre banche dati e i nostri servizi”. All’inizio quindi Matchplat ha “sperimentato soluzioni totalmente cloud-based, soprattutto con provider americani, ma in seguito ad analisi interne abbiamo poi deciso di valutare l'intero mercato e scegliere Aruba Enterprise proprio perché ci è parso il partner ideale”, prosegue Gilberti, dando due motivazioni. “Da una parte c’è l'organizzazione di Aruba Enterprise, con cui riusciamo a collaborare non come cliente-fornitore ma come veri partner, grazie a un'ottima cooperazione sia a livello di persone che di strutture organizzative . Dall'altra ci sono soluzioni che Aruba Enterprise offre capaci di adattarsi perfettamente al nostro business così da soddisfare le esigenze di mercato, comprese quelle future. In questo modo possiamo avere una visione anche di medio-lungo termine”.

Infrastrutture flessibili

In dettaglio, la scelta infrastrutturale di Matchplat è stata quella di utilizzare Aruba Enterprise per i servizi cloud e di data center in colocation, e i giovamenti non hanno tardato a manifestarsi. “Sono due i principali vantaggi che ci hanno portato a scegliere questa specifica soluzione”, evidenzia Gilberti. “Il primo è sicuramente la possibilità di gestire maggiormente tutti i rischi legati a banche dati come le nostre, con un controllo sia virtuale sia fisico, in quanto il fatto di avere in colocation macchine dove risiedono i nostri dati e le nostre informazioni ci permette di avere il controllo diretto su una delle risorse più importanti dell'azienda, che non è solo un patrimonio ma anche un rischio da gestire. Il secondo importante vantaggio è quello di disporre di una soluzione dinamica che ci consente di ottimizzare le performance dei nostri prodotti, anche dei più articolati. Questi ultimi infatti prevedono una base di gestione di tutti i nostri dati ed eventuali servizi a supporto per gestire i picchi che possono derivare da un utilizzo più intenso delle piattaforme in alcuni momenti del giorno, della notte oppure della settimana”.

Vi è anche un altro aspetto, sempre legato alle performance, visto che Matchplat offre soluzioni in modalità Software As A Service, con abbonamenti a una piattaforma dove si possono effettuare illimitatamente analisi. “Questo ci porta a costruire un marketing post vendita dove aiutiamo i nostri clienti a utilizzare la piattaforma in vari ambiti di applicazione, che possono andare dalla ricerca di fornitori a quella di distributori”, prosegue Gilberti, sottolineando che in questo modo “si ha un forte utilizzo dello strumento, e di conseguenza avere una struttura in contabilità analitica, dove una parte preponderante è rappresentata da costi fissi, ci permette di adattare le soluzioni di Aruba Enterprise al nostro modello di business che non è a crediti ma è di fatto di tipo flat”.

Gli sviluppi futuri

Passando infine a considerare quali possono essere gli sviluppi futuri della collaborazione con Aruba Enterprise, anche alla luce della realizzazione di nuove offerte da parte di Matchplat, Andrea Gilberti spiega che “in questi cinque anni l’azienda è cresciuta molto sia a livello di offering sia a livello di struttura, e quindi, di converso, nelle attività di go to market e nel parco clienti. È anche per questo che il nostro piano industriale per il triennio è molto ambizioso e ha principalmente due obiettivi molto chiari”. Il primo riguarda i prodotti: “abbiamo una serie di nuove soluzioni che andremo a presentare nel mercato nei prossimi 36 mesi, che ci richiederanno uno sforzo importante in termini di storage dei dati - necessario sia per migliorare le performance di prodotto sia per offrire servizi aggiuntivi”, racconta Gilberti, sottolineando che “un aspetto importante nei prossimi mesi riguarderà l’incremento delle macchine e della forza hardware proprio per gestire volumi ancora più importanti di dati e di informazioni”.

Infine, dopo l’avvio nel 2021 di un percorso di internazionalizzazione, con l'apertura di due branch in Regno Unito e in Germania, l’azienda vuole proseguire in questo percorso. “In questo triennio intendiamo continuare a crescere, non solo nei mercati europei, e questo comporterà gestire time zone completamente differenti, con clienti che si collegheranno e useranno in routine i servizi nelle nostre ore notturne. Questo ci porterà a rivedere le strutture dell'hardware proprio per poter affrontare al meglio anche queste dinamiche di delivery dei servizi 24 ore su 24”, conclude Andrea Gilberti.


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