Identificazione unica per Salesforce.com

Obiettivo del vendor è l’unificazione dell’accesso al proprio insieme di applicazioni on demand, a prescindere dal dispositivo utilizzato.

Autore: Redazione Impresa City

Con la diffusione dell’utilizzo di applicazioni in modalità cloud, abbinata alla flessibilità della fonte hardware di accesso (mobile o fissa che sia), la possibilità di utilizzare un'unica modalità di identificazione e accesso rischia di essere un importante elemento di differenziazione per gli utenti.
Sulla scorta di quanto ha già fatto Microsoft, con la disponibilità di Active Directory per la piattaforma Azure (già da un paio d’anni), ora anche Salesforce.com si adatta, proponendo la componente Salesforce Identity, che permette ai propri utenti di identificarsi una sola volta per accedere all’insieme di applicazioni cloud che fanno parte dell’offerta dello specialista di Crm.
Il servizio comprende una directory nella quale definire i diritti d’accesso per ogni utilizzatore e prevede dispositivi per il provisioning degli accessi e l’implementazione di applicazioni mobili. La particolarità sta nella capacità di definire diversi livelli di profili, stabilendo, per esempio, disponibilità differenti per una stessa applicazione a seconda di chi vi accede o bloccandone l’accessibilità da determinati device. Con massima flessibilità, è consentita l’identificazione anche attraverso le credenziali di Facebook, Google, Amazon e Paypal.
Una serie di Api consentono a Salesforce Identity di integrarsi anche a directory aziendali di altri vendor, gestendo standard Saml, Oauth, OpenId Connect e Scim.

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