I datacenter modulari vanno meglio di quelli tradizionali

Uno studio di Dcd Intellingence, sponsorizzato da Colt, dimostra come le nuove tecnologie aiutino ad abbassare i costi e l’utilizzo di risorse.

Autore: Redazione Impresa City

Un recente studio realizzato da Dcd Intelligence, sponsorizzato da Colt e Io, evidenzia come la maggior densità e un più efficace utilizzo dello spazio facciano raggiungere un Pue decisamente migliore. Com’è noto a un numero crescente di It manager questo indice deriva dal rapporto fra i consumi elettrici del data center e l’energia effettivamente erogata alle risorse informatiche, in modo da poter determinare l’efficacia energetica di un’infrastruttura. Dcd stima in un 18,5% il risparmio di consumi fra un data center tradizionale da 1 Mw e uno modulare.
La stessa analisi dimostra come il costo di un data center modulare possa risultare inferiore del 14% rispetto a quello di tipo tradizionale. Le riflessioni derivano dalla natura stessa del data center modulare, che nasce per essere trasportabile e implementabile in modo rapido, laddove si disponga di una fonte di alimentazione stabile, una connettività di rete e un sistema di raffreddamento. Pertanto, la soluzione tradizionale drena anche maggiori risorse economiche.
Mentre sta crescendo il numero di realtà che hanno adottato data center modulari (le aziende dell’It, come Dell, Cisco, Cap Gemini o Hp stanno facendo da battistrada), Dcd Intelligence rileva come non tutte le soluzioni sul mercato abbiano le stesse caratteristiche e offrano gli stessi livelli di standardizzazione, certificazione e supporto agli utenti.

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