Unimpresa, stretta EBA colpisce 165 miliardi liquidità famiglie e imprese

Report del Centro studi dell’associazione: le regole europee hanno limitato la proroga delle moratorie su 136 miliardi di euro di mutui e finanziamenti e azzerano gli sconfinamenti sui prestiti per 29 miliardi.

Autore: Redazione ImpresaCity

Le nuove regole dell’Autorità bancaria europea, in vigore a partire dallo scorso gennaio, potrebbero avere un impatto negativo, in Italia, su una liquidità per imprese e famiglie di circa 165 miliardi di euro, una cifra vicina alle somme destinate al nostro Paese dall’Unione europea, col Recovery Fund. Il giro di vite dell’Eba, nel dettaglio, ha limitato la proroga sulle moratorie per i finanziamenti bancari, che ammontano a 136 miliardi, e, inoltre, vietando il “rosso” di conto corrente e gli sconfinamenti, “azzera” tutti gli sconfinamenti sui prestiti che sono pari a più di 29 miliardi. Sono coinvolti, complessivamente, più di 7 milioni di soggetti tra imprese e famiglie.
È quanto emerge da un report del Centro studi di Unimpresa che ha analizzato l’effetto, sul mercato italiano, della nuova regolamentazione bancaria europea sul credito bancario e sulla gestione delle sofferenze.
«Complessivamente, le regole Eba rappresentano una minaccia per oltre 165 miliardi di euro, cifra non distante a quella che l’Italia si appresta a ricevere dall’Ue con il Recovery Fund. Abbiamo perso una grande opportunità: sarebbe stato utile cercare di correggere o rinviare queste assurde norme europee sul credito, che sono state accettate con atteggiamento passivo da quasi tutte le forze politiche del nostro Paese. Con qualche aggiustamento, avremmo dato respiro ad aziende e cittadini e, allo stesso tempo, avremmo di fatto potuto raddoppiare la potenza di fuoco finanziaria per rilanciare l’economia italiana, più di 350 miliardi di euro» ha commentato il vicepresidente di Unimpresa, Salvo Politino. 

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