ESET: sicurezza integrata per la protezione del lavoro da remoto

Proteggere l'ufficio domestico significa mettere al sicuro tutti gli endpoint, compresi gli smartphone, le attività degli utenti, i dati e il cloud. Meglio se da una console gestita tramite cloud.

Autore: Redazione ImpresaCity

È ormai un dato di fatto che i telefoni cellulari svolgano un ruolo importante nella nostra vita quotidiana, e questo non è mai stato così vero come negli ultimi quattordici mesi. Sebbene vi sia una percezione generale che i telefoni cellulari siano un rifugio sicuro dai malware, le ricerche di ESET dimostrano il contrario: app dannose e perfettamente camuffate sono state distribuite sfruttando il tema del coronavirus.

Lavorare da remoto ha assicurato, in questo periodo complesso, benefici a dipendenti e imprese, permettendo loro una continuità delle attività e del business, ma al tempo stesso ha esposto al rischio di cyberattacchi le reti aziendali. Molte aziende non erano strutturate per il lavoro da remoto, ed è stato necessario non soltanto adattarsi rapidamente alle nuove esigenze, ma provvedere alla messa in sicurezza di tutte le postazioni. Dopo il primo lockdown ci si aspettava di ritornare al lavoro in azienda, e invece ci siamo ritrovati ancora a vivere diverse restrizioni. Il lavoratore in smart working ha dovuto utilizzare sempre di più il proprio dispositivo connettendosi a Internet sia per lavorare che per gestire la propria vita personale.

Nel momento in cui l’utente non opera attraverso una VPN il rischio di incorrere in maggiori minacce aumenta in modo esponenziale. Occorrono quindi delle soluzioni di protezione dei dati che vadano al di là della sola VPN. La crittografia dei dati è certamente d’ausilio, soprattutto per chi gestisce dati aziendali sensibili, così come ricorrere all’autenticazione a più fattori per l’accesso al device nelle ore dedicate al lavoro può tutelare chi utilizza il proprio dispositivo personale sia per lavoro che per casa (magari condividendolo con altri componenti del nucleo familiare).

Oggi le aziende hanno compreso queste necessità, che si riscontrano anche nello sviluppo della domanda di soluzioni ESET che, negli ultimi 12 mesi, è cresciuta del 20%, (+12% anno su anno).

La protezione dell'ufficio domestico


Con la diffusione dello smart working le aziende hanno avuto la necessità di dover rendere sicuri numerosi punti di accesso che prima non venivano neanche considerati all’interno della rete aziendale. Ogni singola postazione di lavoro in remoto, ovvero l’insieme di tutti i dispositivi utilizzati dal dipendente ma anche dalla rete che viene utilizzata per accedere ai sistemi dell’azienda, deve essere considerato a tutto tondo nel sistema di protezione aziendale. Questo significa che la protezione dell’ufficio domestico deve essere pensata nello stesso modo in cui viene protetta l’azienda.

Per fare ciò sono d'aiuto le soluzioni di endpoint protection di ultima generazione legate alla tecnologia del Machine Learning in cloud, come ad esempio le sandbox dedicate, indispensabili per la protezione dell’utente. Nello stesso modo la possibilità di avere console gestite nel cloud apre le porte alle aziende di qualsiasi dimensione che possono così approcciare in modo semplice e immediato anche la gestione dell’endpoint, l’altro aspetto fondamentale che deve essere presente nel sistema di protezione aziendale.

Oltre agli elementi fondamentali che un’organizzazione deve prevedere per la protezione di tutte le sue postazioni di lavoro, interne o remote, si affiancano soluzioni di doppia autenticazione, di cifratura e collegamenti sicuri con il perimetro aziendale: in questo modo si può portare la security in una modalità distribuita direttamente su ogni singolo endpoint dove i dati vengono elaborati. ESET, grazie alla collaborazione tra le soluzioni di endpoint protection con Eset Endpoint Security, associato alla sandbox in cloud ESET Dynamic Threat Defense, le console ESET Protect utilizzabili anche in cloud, le soluzioni di cifratura come la ESET Full Disk Encryption, permette di innalzare ulteriormente la barriera di protezione attorno ai dati aziendali e all’utente, sia che si trovi in azienda o in smart working.

Sabrina Curti, Marketing Manager di ESET Italia
Inoltre, per poter affrontare al meglio le esigenze del work from home, le aziende intraprendono la migrazione al cloud, un trend che non può più essere invertito e che porta numerosi benefici. Dall’altro lato però determina un aumento della superficie di attacco e, in questo scenario, proteggere i dati e gli endpoint che li elaborano e l’utente che li usa diventa fondamentale. ESET non fa differenza quando si parla della protezione di un singolo ufficio domestico o di una grande azienda, gli strumenti che possono essere messi in atto sono scalabili e accessibili ad ogni livello. Le nostre soluzioni di Endpoint protection gestite includono soluzioni di firewall e controllo della navigazione grazie a soluzioni di EDR (Endpoint Detection & Response) che, aumentando la capacità dell’IT Manager di mantenere sotto controllo lo stato della security all’interno della rete aziendale, rispondono in tempo reale agli incidenti di sicurezza, elevando la capacità di mitigare i Data Breach. Infine, è importante mantenere sicuro anche l’accesso ai dati e ai servizi cloud, che possono essere protetti con soluzioni 2FA, ma anche la posta elettronica che sempre più viene spostata sul cloud può essere protetta con soluzioni ESET pensate proprio per il cloud (come ECOS – ESET Cloud Office Security).

Ai clienti business che necessitano di mettere in sicurezza gli smartphone dei dipendenti, ESET suggerisce di dotarsi di una soluzione di sicurezza completa come ESET PROTECT Complete, la soluzione di protezione per le aziende di qualsiasi dimensione, che mantiene sicuri anche gli smartphone e che include: Cloud-based Console, Endpoint Protection, File Server Security, Full Disk Encryption e Cloud Sandbox. Inoltre, ESET PROTECT Complete, affiancata dalla soluzione EDR – Endpoint Detection & Response, monitora costantemente la situazione e interviene prontamente contro qualsiasi rischio che si sia sviluppato, senza compromettere velocità e capacità di prestazione del dispositivo o interrompere la continuità lavorativa dell’utente.

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