Con l'avvicinarsi della fine dell'anno, è tempo di guardare agli effetti che la pandemia ha avuto complessivamente sull'economia e sulle imprese lombarde
. Come evidenziato dal nuovo booklet economia del Centro Studi di Assolombarda
, nonostante la lieve ripresa dei mesi estivi le esportazioni rimangono comunque inferiori del 7,9% nel trimestre luglio-settembre rispetto al 2019
. Inoltre, considerando i primi 9 mesi del 2020
, la contrazione dell'export per le imprese lombarde è del -13,4% su base annua
, ossia 13 miliardi di fatturato estero persi a causa della pandemia
. I danni più ingenti sono visibili soprattutto nei settori automotive
(-23,9%
) e moda
(-20,8%
). Positivi invece farmaceutica
(+13,4%
) e alimentare
(+0,7%
), filiere essenziali che hanno intensificato l'attività in tempi di pandemia.
Rispetto al dato medio regionale, la flessione dell'export è più contenuta per Monza e Brianza (-10,2%, pari a una perdita di esportazioni di 730 milioni di euro) e Lodi (-8,1%, -208 milioni), più ampia per Pavia (-13,9%, -418 milioni) e Milano (-13,8%, -5 miliardi).
Non solo: relativamente al mercato del lavoro, nel terzo trimestre 2020 ISTAT ha rilevato 107mila occupati in meno rispetto allo stesso trimestre 2019 e la salita del tasso di disoccupazione al 6,0% (dal 5,1%)
. Non stupisce quindi il forte deterioramento del clima di fiducia
sulle prospettive di fine 2020 e inizio 2021: a novembre
, la fiducia delle imprese del Nord Ovest è scesa di 11 punti percentuali nei servizi
e di 5 punti percentuali nel manifatturiero rispetto a ottobre
.
La seconda ondata
dei contagi, inoltre, ha determinato un nuovo stop all'economia nel mese di novembre
. Nel valutare l'impatto della seconda fase della pandemia, oltre alle differenti vocazioni produttive che incidono sulle performance locali, un aspetto da considerazione, in funzione della diffusione dei contagi, è la possibile criticità lato offerta. In tal senso, la situazione è più difficile nei territori di Monza e Brianza
, dove, alla fine del mese di novembre
, il 56% delle imprese ha registrato assenze tra i dipendenti per motivi legati al Covid
e un'impresa su cinque registra un impatto 'significativo' sull'attività a causa di queste assenze. Leggermente meglio a Milano
, Pavia
e Lodi
, dove le imprese che hanno registrato assenze per Covid
sono rispettivamente il 53%
, il 48%
e il 31%
.
Ad ottobre, in Lombardia, le ore autorizzate di CIG sono salite a 72 milioni
, ovvero +71% rispetto al mese precedente
. L'aumento è maggiormente accentuato a Milano e Monza e Brianza
, con un raddoppio da 21,3 milioni di ore a settembre a 42,6 milioni di ore a ottobre
. Un incremento minore si è registrato a Pavia
, da 0,8 milioni a 1,2 milioni
. Lodi invece è in calo
, con 600mila ore a ottobre rispetto alle 700mila di settembre
.
In riferimento allo smart working
, l'ultima indagine di Assolombarda che ha coinvolto 1100 associate manifatturiere e del terziario
ha rilevato che, a fine novembre, il 72% delle imprese di Milano
, Lodi
, Monza e Brianza
e Pavia
ha fatto ricorso al lavoro da remoto
, coinvolgendo una quota significativa di lavoratori, pari al 49% dei dipendenti del panel
. La percentuale di smart worker era similare nella rilevazione condotta a metà settembre (50%), ma oggi la quota di coloro che ricorrevano allo smart working solo parzialmente si è ridotta (al 10% nella rilevazione di novembre), a favore di un'attività prevalentemente o esclusivamente da remoto (rispettivamente, per il 24% e il 15% dei lavoratori del panel).
Testimone della maggior diffusione del lavoro da remoto è una nuova contrazione della mobilità
. Il traffico di veicoli pesanti sulle tangenziali milanesi è diminuito del 9% a fine novembre
, mentre si è registrato un crollo degli spostamenti delle persone
: nelle prime tre settimane di novembre, infatti, il traffico dei veicoli leggeri
è diminuito di oltre il 50% rispetto al 2019
e gli ingressi delle auto in Area C nel Comune di Milano sono scesi del 34% rispetto al periodo pre Covid
. In generale, la mobilità complessiva delle persone è ancora una volta in negativo rispetto all'inizio dell'anno, soprattutto per quanto riguarda Milano
(-11
%) e Monza e Brianza
(-9%
), le aree più fortemente colpite dall'emergenza sanitaria. Lodi segna un
-1%
mentre a Pavia
la mobilità torna a crescere del 3%
. Infine, a novembre calano del 4% i consumi di energia elettrica in Lombardia
.