Fondo Nuove Competenze, online l’avviso: stanziati 730 milioni di euro

Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo: "Un intervento innovativo, quello del Fondo Nuove Competenze che va con decisione nella direzione delle politiche attive, della formazione e della crescita dei lavoratori".

Autore: Redazione ImpresaCity

È stato pubblicato sul sito dell'ANPAL, l'Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro, l'avviso che regola la procedura per ottenere i contributi stanziati dal Fondo Nuove Competenze.
Dopo la firma del Decreto attuativo, avvenuta a fine ottobre, entra nel vivo l'operatività del Fondo la cui dotazione è salita a 730 milioni di euro, rispetto ai 230 iniziali.
Inserito tra le misure previste dal Decreto Rilancio e confermato, oltre che rafforzato, dal Decreto Agosto, il Fondo è uno strumento inedito: da un lato, poiché punta su formazione e riqualificazione delle risorse, ha una connotazione fortemente attiva; dall'altro, è alternativo alla Cassa Integrazione, con benefici quindi sia per i datori di lavoro sia per i lavoratori. Il tutto, attraverso un intervento che sostiene le imprese anche nel delicato processo di adeguamento ai nuovi modelli organizzativi e produttivi determinati dall'emergenza epidemiologica in atto.
Destinatari del Fondo sono i "datori di lavoro del settore privato che abbiano stipulato gli accordi collettivi di rimodulazione dell'orario di lavoro per mutate esigenze organizzative e produttive dell'impresa", secondo quanto previsto dall'art. 88, comma 1, del Decreto-legge 19 maggio 2020 n.34, il Decreto Rilancio.
Gli accordi collettivi dovranno prevedere "progetti formativi, il numero dei lavoratori coinvolti nell'intervento e il numero di ore dell'orario di lavoro da destinare a percorsi per lo sviluppo delle competenze" ed essere stipulati entro il 31 dicembre 2020. In pratica, l'orario di lavoro potrà essere rimodulato per consentire ai dipendenti la frequenza di corsi formativi i cui costi per le aziende, grazie all'intervento del Fondo, saranno a carico dello Stato. Inoltre, non ci sarà alcuna riduzione della retribuzione per i lavoratori rispetto ai consueti meccanismi della Cassa Integrazione.

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