Studio: il 60% delle Pmi è propensa ad investire in innovazione nel post-Covid

La ricerca “I bisogni delle PMI post-Covid” mette in evidenza come il 90% delle aziende nazionali riconosce la necessità di rafforzare le proprie dimensioni per sostenere la competitività.

Autore: Redazione ImpresaCity

Intesa Sanpaolo in collaborazione con Piccola Industria Confindustria, Monitor Deloitte e Deloitte Private, ha pubblicato i risultati dell’indagine “I bisogni delle PMI post-Covid”, condotta su un campione di oltre 6.000 PMI italiane, che identifica nella capacità di innovazione, espansione geografica e crescita dimensionale le principali direttrici per la ripresa delle aziende nazionali a seguito dell’emergenza sanitaria.  
Dallo studio emerge come il segmento delle PMI mostri un’elevata propensione al cambiamento pur essendo stato il segmento più colpito dalla pandemia con il 90% delle aziende intervistate che dichiarava di aver subito rallentamenti o sospensioni delle attività produttive al termine della fase 1 e il 70% delle imprese che si trovava in difficoltà finanziarie: La ricerca prosegue mettendo in luce come, in un contesto di profonda trasformazione, le PMI abbiano bisogno di pianificazione strutturata e partner consolidati che siano in grado di integrare il gap di competenze specifiche nella gestione del new-normal. 
“La nostra attività come Piccola Industria Confindustria si concentra nel supportare le PMI in preparazione all’incertezza. Da imprenditori sappiamo che non siamo nella Fortezza Bastiani di Buzzati, che l’evento ostile arriva e a volte può decidere il destino di un’impresa, specie se piccola. Oggi siamo convinti che digitale, green, resilienza e business continuity siano le principali sfide che abbiamo davanti. A questo si accompagna il rafforzamento patrimoniale dell’impresa, elementi capaci di portare a una crescita sostenibile e strutturata. Per farlo occorre passare dalla cultura dell’emergenza a quella della prevenzione, oltre che comprendere che il digitale è ormai una condizione per esistere” – ha dichiarato Carlo Robiglio, presidente di Piccola Industria Confindustria.

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