Guidare la trasformazione digitale: i segreti delle aziende al top

Non solo tecnologia: persone e processi di business devono evolvere di pari passo con gli investimenti in innovazione come cloud, analytics avanzati, intelligenza artificiale e robotica

Autore: Carla Masperi *

Tradizionalmente, le divisioni IT sono state i team di riferimento per i progetti digitali, e sono ancora partner molto importanti.

Secondo uno studio di IDC promosso da SAP (The CEO Role in Best-Run Midsize Companies: Strategically Leveraging Intelligent Technologies), che ha coinvolto oltre 1.900 CEO di aziende di medie dimensioni in tutto il mondo, i rispondenti riconoscono da un lato che i CEO ricoprono un ruolo fondamentale nell’avviare processi di digital transformation, dall’altro che la divisione IT o l’Executive Team sono le due funzioni maggiormente preposte a governare questo cambiamento.

Ma è ormai noto che la trasformazione digitale non può avvenire solo per mezzo della tecnologia. Persone e processi di business fanno parte integrante di questo scenario e devono evolvere di pari passo con gli investimenti in tecnologie innovative come cloud, analytics avanzati, intelligenza artificiale, robotica sostenuti dall’azienda.

Sempre secondo lo stesso studio IDC, le aziende leader del panel, cioè quelle con risultati finanziari superiori alla media, hanno amministratori delegati, presidenti o proprietari d’azienda che condividono questo pensiero. Considerano cioè ogni iniziativa digitale, indipendentemente dalle dimensioni o dalla funzione originaria, come un’opportunità per cambiare la cultura e l’approccio al mercato dell’intera organizzazione.
Carla Masperi, Chief Operating Officer di SAP Italia

Una leadership unica determina i cambiamenti a livello aziendale

Fondamentalmente, la trasformazione digitale consiste nell’offrire e ottenere più valore per il cliente. Le aziende dovrebbero ripensare l’esperienza del cliente esaminando e rivedendo innanzitutto i punti di contatto critici con cui entra in contatto diretto con i suoi consumatori, come ad esempio marketing, vendite e servizi di assistenza. Una volta definiti i cambiamenti da avviare in queste aree per ottimizzare l’experience management, l’azienda dovrebbe considerare gli impatti su altre funzioni come supply chain, finanza e risorse umane.

Si prenda per esempio lo sviluppo di un nuovo modello di business che consente ai clienti di personalizzare i prodotti o i servizi con un livello di qualità e prezzo ragionevole. Vediamo come questo modello appena inserito in azienda cambierà il modo in cui opera il resto dell’organizzazione:


Le iniziative digitali non devono essere progetti una tantum

Nella maggior parte dei casi, quando un’azienda di medie dimensioni affronta un percorso di trasformazione digitale, lancia iniziative riservate a piccoli gruppi di persone, limitate a pochi sistemi o che influenzano specifici processi di business. Tuttavia, un tale approccio a silos e frazionato porta solo a esperimenti che non forniscono i cambiamenti o gli adattamenti di cui queste aziende hanno bisogno per avere successo.

Lo studio di IDC sottolinea, infine, che gli sforzi che portano a risultati significativi non sono mai limitati a una singola organizzazione o governati da un solo team dedicato alla trasformazione. Invece, dovrebbero avere un impatto sull’intera azienda, cambiando il modo in cui operano il back office e il front office e abbattendo i tradizionali silos organizzativi e informativi.

* Carla Masperi è Chief Operating Officer di SAP Italia

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