Open source: un hackaton virtuale per il software medicale

La community Debian lancia un hackaton virtuale collegato all'epidemia Covid-19. Per migliorare insieme il software open source medicale.

Autore: Redazione ImpresaCity

La community Debian è invitata a partecipare a un hackaton virtuale lungo una settimana. Si terrà nel periodo 5-11 aprile ed è focalizzato sul software open source medicale. L'iniziativa è collegata in modo particolare al software che può aiutare a contrastare l'epidemia da coronavirus. È stata infatti battezzata Covid-19 Biohackathon. Ed è legata a Debian Med, una specifica versione di Debian Linux per medici e ricercatori.

Questo tra l'altro significa che al centro dell'hackaton ci sono le applicazioni che già fanno parte di Debian Med. Si va dalla gestione delle immagini diagnostiche alla bioinformatica. Dalla gestione dei flussi di dati alla genomica. Dalla simulazione di processi epidemici alla gestione di database di pazienti. Oltre alle applicazioni ci sono anche librerie e tool aggiuntivi. Il raggio d'azione è, insomma, molto ampio.
Il futuro democratico dell'open source: più contributi dagli utenti
Il senso del Covid-19 Biohackathon è contribuire insieme a migliorare questi tool. E più in generale gli strumenti open source a disposizione di medici, clinici e ricercatori. Dietro lo sviluppo e il mantenimento di molti pacchetti di questo tipo ci sono risorse limitate, fanno notare gli organizzatori dell'hackaton. Quindi ogni aiuto è ben accetto. In tutti i campi: triage dei bug, testing, documentazione, interfaccia, traduzioni, nuovo codice. Senza per questo dover avere competenze di medicina o biologia.

Il tutto in pieno stile di community. Ossia senza fare i supereroi. Proprio perché i progetti di partenza hanno poche risorse, se paragonati ai tipici progetti open source di cui si parla più spesso. "Esaminare le questioni già aperte e fare pull request per risolvere i problemi è più utile che fare le pulci al loro stile di programmazione", si sottolinea.

L'hackaton intende concentrarsi sul software open source per piattaforme Intel/AMD. Perché sono le più diffuse in ambito medico. Meno importanti, ma comunque interessanti, saranno i contributi per le piattaforme Linux su ARM, PowerPC, mainframe e Risc-V.

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