NetApp, tre tendenze tecnologiche per i dati

Archiviato un 2019 di importanti traguardi, la società guarda al nuovo decennio con un’offerta tecnologica mirata ai trend che si stanno imponendo 

Autore: Edoardo Bellocchi

La tradizione è ormai consolidata. E anche NetApp non si sottrae al rito delle previsioni sulle tendenze tecnologiche di inizio anno. È Marco Pozzoni, Country sales director di Netapp Italia, a introdurre il tema a metà gennaio: “quest’anno, al posto delle cinque grandi ‘prediction’ che avevamo nel 2019, ne abbiamo solo tre di nuove, in quanto in realtà nell’anno appena iniziato sono da considerare anche altri due aspetti, relativi a container e multicloud, che sono gli sviluppi ulteriori lasciati in eredità dalle previsioni 2019”.


Marco Pozzoni di NetAppI talia
In sostanza, prosegue Pozzoni, per il 2020 si parla di “sviluppo dell’Intelligenza Artificiale sia in cloud sia on premise; l’Internet of Things, che grazie al 5G vedrà sicuramente un’accelerazione, che significa avere ancora più dati prodotti nell’edge, da elaborare sul posto o da trasportare; il discorso 'automagically', ovvero l’utilizzo delle infrastrutture iperconvergenti HCI per avere un ambiente cloud-like all’interno del proprio data center; l’ambito dei Container, dove si può dire che lo spettacolo è appena iniziato e dove abbiamo il nostro NKS per orchestrare Kubernetes; e infine il Multi-cloud, che crea ancora più scelta per le aziende, e che ci vede impegnati con accordi strategici con tutti i principali cloud provider, con l’esempio di SAP Hana certificato su Microsoft Azure”.  

Riconoscimenti di rilievo

Ma prima di lasciare lo spazio al dettaglio delle nuove “prediction” 2020, Marco Pozzoni ha voluto sottolineare alcuni risultati raggiunti nel 2019, a cominciare dal posizionamento, avvenuto in agosto, sul primo Magic Quadrant di Gartner che combina hybrid storage e flash storage sotto la definizione di primary storage. “NetApp è stata collocata nella parte migliore, ovvero quella più in alto a destra”, racconta Pozzoni, evidenziando anche il fatto che “vengono riconosciute le nostre strategie, come l’integrazione che OnTap fornisce tra il sottosistema storage e il mondo cloud dei maggiori provider”. Nell’ambito dello storage a oggetti, un altro riconoscimento è quello di IDC, che colloca NetApp tra i tre vendor principali, e ne riconosce il valore anche per l’area dei file system scaleout, con OnTap. L’ambito posizionamento “in alto a destra” è assegnato anche da Canalys, anche in ragione del fatto che NetApp è “molto channel friendly, visto che l’85-95% del nostro business è veicolato tramite i partner, con un classico modello a due tier, con alcuni partner seguiti direttamente a altri affidati ai distributori”, spiega Pozzoni, sottolineando anche “il lavoro profuso sulla parte programmi, per dare modo ai partner di essere sempre più profittevoli”.

Semplicità in primo piano


Atish Gude di NetApp
Da queste premesse, si dipana il 2020, dove le tre principali tendenze IT che si affacciano sull’anno appena iniziato sono individuate da Atish Gude, Chief Strategy Officer di NetApp, e illustrate in dettaglio da Roberto Patano, Senior Manager Solution Engineer di NetApp Italia. Che non manca di fare una premessa importante: “quest’anno ci siamo concentrati sulle tendenze che portano ancora più innovazione, ma sempre nello spirito di offrire soluzioni più semplici possibile”, avverte Patano, sottolineando che “questo decennio è all’insegna del ‘keep it simple’, anche perché ‘to keep up, keep it simple’ diventa molto più che un’affermazione astratta. E questo è esattamente quello che stiamo facendo come NetApp, anche in ottica data service, per fare un esempio”.

L’IoT tra edge e 5G

Entrando nel dettaglio delle previsioni tecnologiche, la prima delle tre è quella relativa a 5G e IoT. L'avvento del 5G era il tassello mancante per l'IoT basato sull’AI, e anche se ci vorranno ancora alcuni anni perché la tecnologia dei dati 5G si diffonda in tutto il mondo, il 2020 vedrà molti attori dell'IT e del business investire nella costruzione di ambienti IT all'avanguardia per supportare la realtà dell'IoT basato sull'intelligenza artificiale. Questi ambienti renderanno possibili nuovi casi d'uso che si basano su processi decisionali intelligenti, istantanei e autonomi, con capacità a bassa latenza e a banda larga. Questa evoluzione ci porterà in un mondo in cui Internet funzionerà per noi, senza che ci sia nemmeno il bisogno di chiederlo. Ma l’innovazione IoT basata sull'intelligenza artificiale dipenderà molto dall’assegnazione di priorità all’edge computing, rivoluzionando ulteriormente le infrastrutture IT e le modalità di gestione dei dati. Inoltre, piattaforme come l'intelligenza artificiale per le operazioni IT (AIOps) saranno necessarie per aiutare a monitorare ambienti complessi attraverso edge, core e cloud.
Roberto Patano di NetApp Italia

Blockchain sugli scudi

Il secondo grande trend è quello relativo alla Blockchain, con lo sviluppo crescente di hyperledger per coordinare più blockchain in modo da avere una rete più sicura ma anche più utilizzabile. Lasciando da parte i discorsi relativi a bitcoin e altre criptovalute, il punto di svolta è quello delle implementazioni di maggiori dimensioni, con il passo ulteriore volto all’adozione di “registri indelebili” basati su Hyperledger, che rappresenta la maturazione della blockchain. Di conseguenza, nuove funzionalità di computing e di gestione dati incoraggeranno le aziende a investire in registri indelebili per creare applicazioni differenziate e collaborare su set di dati critici e sensibili.

Comporre col software defined

Infine, ma certo non meno importante, è l’avvento delle architetture componibili, soprattutto nella parte di software composable, che comprendono anche l’iperconvergenza di seconda generazione e la parte di containerizzazione del software defined. Tutto questo nasca dal fatto che i continui miglioramenti delle prestazioni dell’hardware standard, la virtualizzazione basata su software e le architetture software a microservizi elimineranno gran parte del vantaggio attuale nelle performance delle architetture componibili basate su hardware proprietario, che verranno destinate a ruoli di nicchia specifici. Nel frattempo, la virtualizzazione dello storage basata su software, combinata con soluzioni di virtualizzazione del computing e del networking basate su software e su accelerazione hardware, offre oggi molta flessibilità delle architetture componibili basate su hardware con costi inferiori e prestazioni costantemente crescenti.

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