In aumento le attivazioni di contratti di lavoro

Nel secondo trimestre del 2019 si registrano 3 milioni e 163 mila attivazioni di contratti di lavoro al netto delle trasformazioni a Tempo Indeterminato (da Tempo Determinato e da Apprendistato), in aumento di 11 mila attivazioni (pari a +0,4%) rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.

Autore: Redazione ImpresaCity

È stata pubblicata la Nota trimestrale relativa ai Rapporti di lavoro attivati nel II trimestre 2019tratta dal Sistema Informativo Statistico delle Comunicazioni Obbligatorie del Ministero del Lavoro.
In questo trimestre si registrano 3 milioni e 163 mila attivazioni, a cui si aggiungono oltre 187 mila trasformazioni a tempo indeterminato, per un totale di 3 milioni e 350 mila attivazioni.
Le cifre confermano che rispetto al secondo trimestre 2018 il volume di contratti attivati, comprensivi delle trasformazioni, aumenta del 2,1%. In particolare, la crescita è da attribuire quasi esclusivamente ai rapporti di lavoro attivati nel settore dei servizi (+4,1%).
I lavoratori interessati da attivazioni sono circa 2 milioni e 312 mila lavoratori (+0,8%), pari a 17 mila unità in più rispetto al secondo trimestre dell'anno precedente.
Il complessivo flusso in entrata a tempo indeterminato, costituito dalle attivazioni e dalle trasformazioni, risulta pari a oltre 604 mila, con una variazione in termini assoluti pari a 72 mila contratti (+13,5%).
Nel periodo in esame, aumentano anche le attivazioni dei contratti di apprendistato (+9,0%) e diminuiscono le attivazioni dei contratti a tempo determinato (-1,4%) e quelle dei contratti di collaborazione (-7,0%).
La crescita percentuale delle attivazioni non ha coinvolto tutte le aree del Paese, considerato che nel Mezzogiorno si è registrato un lieve calo (-0,2%), dovuto esclusivamente alla diminuzione osservata per la componente femminile (-0,9%). L’incremento tendenziale ha interessato in misura superiore il Nord (+5,0%), mentre per il Centro la crescita è risultata più moderata (+0,9%), e ha riguardato per entrambe le aree in misura maggiore le donne.

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