I patch cord "parlanti" di Rosenberger OSI

Rosenberger OSI ha studiato un sistema per identificare facilmente le estremità di un patch cord nei pannelli di connessione molto affollati dei data center

Autore: Redazione ImpresaCity

Nei data center è tutto sempre più software-defined, con il cablaggio che resta forse l'unica componente a richiedere interventi manuali. Uno di questi è la riconfigurazione delle connessioni tra i dispositivi del data center, che di norma sono collegati fra loro attraverso patch cord all'interno dei pannelli ottici di distribuzione. Per quanto possa sembrare strano in un ambiente così tecnologico come un data center, spesso un collegamento salta solo perché, messo davanti a pannelli con decine e decine di patch, qualcuno disconnette il terminale sbagliato durante una operazione di manutenzione.

Un aiuto in questi casi non guasterebbe ed ecco perché Rosenberger OSI ha sviluppato un cavo patch che permette di identificare con facilità i connettori alle sue estremità. È stato battezzato Identification Patch Cord (o IDP) e adotta un sistema ottico che fa accendere un piccolo indicatore luminoso all'altra estremità del cavo su cui un operatore sta intervenendo.

Più precisamente, il sistema ideato da Rosenberger OSI prevede l'utilizzo di una sorgente luminosa a batteria - semplificando molto, una sorta di mini-torcia a laser verde - che va applicata a uno dei connettori alle estremità di un patch cord IDP. La sorgente luminosa IDP si appoggia sulla parte superiore del corpo del connettore, la si accende e a quel punto si illumina un piccolo indicatore luminoso sul connettore all’estremità opposta della patch.

Il vantaggio principale del sistema ideato per i cavi IDP è la sua praticità. Un solo addetto può identificare le estremità di una patch cord in maniera semplice e veloce, riducendo quindi sensibilmente il rischi di errori e quindi malfunzionamenti nelle connessioni. L'unico limite di cui tenere conto è che la lunghezza massima possibile su cui il sistema IDP funziona è 35 metri. Oltre, il punto di identificazione luminoso all'estremità opposta è insufficiente.

Altro elemento importante: il sistema è completamente passivo, quindi anche il cablaggio in fibra ottica già installato in un data center - o in un edificio, il sistema Identification Patch Cord è stato ideato anche per applicazioni di building - può essere convertito ai nuovi connettori. Secondo Rosenberger OSI il retrofit del cablaggio in fibra già esistente risulta facile ed economico.

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