Il cloud di Amazon sfida il business dei vendor tradizionali

Il cambiamento tendenziale della domanda di infrastruttura minaccia la capacità espansiva di aziende server e storage come HP, IBM, Dell, EMC e NetApp

Autore: pm

Secondo quanto affermato dagli analisti di Macquarie Capital nel corso del 2013 Amazon Web Services dovrebbe generare un fatturato 3,8 miliardi di dollari rispetto ai 2,1 miliardi del 2012. Ma le opportunità per Amazon sono di gran lunga superiori alle cifre attuali. Ben Schachter, analista di Macquarie Capital, afferma che "sino ad ora il mercato di AWS è stato prevalentemente costituito da startup e piccole e medie aziende. Le cose stanno però velocemente cambiando e si prevede che la dimensione delle grandi aziende possa costituire la grande opportunità di crescita per il cloud di Amazon". Nel 2015 si ipotizza un fatturato di circa 9 miliardi di dollari.


In termini infrastrutturali la competizione di cloud provider come AWS nei confronti dei vendor trazionali tende a diventare sempre più temibile sottraendo quote progressivamente significative di fatturato. AWS, sta diventando una seria minaccia nei confronti di hardware vendor come HP, Dell e Ibm, ha affermato in un recente report un’analista di Morgan Stanley.
L’ipotesi più accreditata è che l’industria del server abbia davanti un periodo molto difficile considerato che parte del business reale scompare nei data center di service provider come AWS e che nello stesso tempo i cluster di server che vengono attrezzati nei data center di questi ultimi bypassano il sourcing tradizionale governato in passato dai vendor incumbent.
Anche aziende che operano nella dimensione dello storage, in base a quanto affermato da Morgan Stanley, potrebbero accusare delle ripercussioni negative introdotte dal cambiamento della domanda in atto. Si prevede che nei prossimi anni la dinamica di crescita dello storage di vendor come EMC e NetApp possa ridimensionarsi rispetto a quanto avvenuto in questi ultimi anni, passando a percentuali di crescita non superiori al 5%, mentre nel corso di questi anni le percentuali sono oscillate mediamente tra il 5 e il 10%.

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