Google e Microsoft mettono Slack nel mirino

Servono più funzioni per la messaggistica aziendale: Google lancia Hangouts Chat, Microsoft potenzia Teams

Autore: Redazione ImpresaCity

Senza troppa fanfara, Slack nel tempo si è conquistata il ruolo di piattaforma di messaging e collaboration preferenziale per molte imprese, specie per quelle più "giovani" - per non dire le startup - che non devono far coesistere soluzioni nuove con infrastrutture magari più datate. Non sorprende quindi che Google e Microsoft abbiano cercato di minare questa posizione di forza. In realtà a Redmond, con Microsoft Teams, sono stati sensibilmente più aggressivi di Google, con Hangouts che non è stato propriamente designato come anti-Slack.

Ora però Google si è mossa in maniera più decisa lanciando ufficialmente Hangouts Chat, una piattaforma di messaggistica aziendale integrata con la G Suite. Non è esattamente una novità perché Google ne ha parlato già un anno fa, ora però c'è la concretezza di un prodotto che punta decisamente sull'integrazione con la G Suite come punto di forza. Ma anche sull'apertura verso altre piattaforme - Google e non - usate nelle imprese, proprio come fa Slack.

Google mette anche in evidenza come Hangouts Chat possa essere ampliato con funzioni collegate ai motori di AI che ha sviluppato. Nello specifico questa integrazione permette di realizzare chatbot che automatizzano alcune operazioni.



Da parte sua, Microsoft starebbe per lanciare alcune nuove funzioni per Teams, in modo da renderlo più interessante per l'uso in azienda. La novità principale che è stata anticipata è il "guest access": oggi per partecipare a una chat aziendale di Teams bisogna necessariamente avere un account nella Azure Active Directory dell'impresa. Il guest access elimina questo limite e permette quindi chat anche con persone che non fanno parte della struttura aziendale.

La seconda novità anticipata per Teams è una modalità freemium. Ora per usare Teams serve almeno un account Office 365 a pagamento che crei le chatroom, sembra che nel prossimo futuro Microsoft intenda abilitare anche profili di utilizzo gratuiti, sebbene con funzionalità probabilmente limitate.

Visualizza la versione completa sul sito

Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, acconsenti all’uso dei cookie.