Qualcomm tra sanzioni e nuovi contratti

Qualcomm è stata multata dalla UE ma mette in carniere vari contratti con i produttori cinesi di smartphone

Autore: Redazione ImpresaCity

Circa 1,2 miliardi di dollari da pagare per una sanzione della UE ma oltre due miliardi in entrata grazie a nuovi contratti di fornitura stipulati con importanti produttori di smartphone cinesi. In pochi giorni il "bilancio" di Qualcomm è passato dal negativo al positivo, anche se la sanzione comminata dalla Commissione Europea sarà ancora oggetto di dibattimenti legali.

Partiamo proprio dalla sanzione di circa 997 milioni di euro, pari appunto a 1,23 miliardi di dollari, che Qualcomm ha ricevuto. Si riferisce ad un presunto abuso di posizione dominante nel mercato dei modem LTE: la società americana avrebbe pagato Apple, attraverso sconti sulle royalty dovute, perché usasse solo i suoi prodotti e non anche quelli della concorrenza.

La Commissione Europea ha sanzionato un abuso che ritiene essersi svolto tra il 2011 e il 2016. Non è da sottovalutare che la decisione della Commissione potrebbe aprire la strada ad altre sanzioni, dato che il rapporto tra Qualcomm e Apple è sotto inchiesta anche da parte della Federal Trade Commission statunitense. Qualcomm ha comunque contestato la sanzione preannunciando appello alla Corte Generale della UE.



Le buone notizie per Qualcomm vengono invece dalla Cina. L'azienda ha stipulato contratti preliminari per la fornitura di componenti radio per dispositivi mobili a diversi produttori cinesi. I nomi citati sono quelli di Lenovo, Oppo, Vivo e Xiaomi, che insieme dovrebbero generare ricavi per oltre due miliardi di dollari in un periodo di tre anni.

In prospettiva c'è anche di più: Qualcomm, i quattro produttori citati e altri due nomi noti del mondo mobile cinese (ZTE e Wingtech) hanno definito una collaborazione tecnologica - la 5G Pioneer Initiative - per favorire lo sviluppo dei servizi 5G in Cina.

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