Banche: ABI, digitalizzazione come opportunità di sviluppo e crescita

Il Rapporto ABI 2017 sul mercato del lavoro analizza l’impatto sulle Banche in Italia della digitalizzazione, della regolamentazione e dell’evoluzione del quadro economico.

Autore: Redazione ImpresaCity

La sempre maggiore digitalizzazione costituisce un elemento che incide sempre di più nella definizione dello scenario economico, producendo i suoi effetti sia sui modelli di business sia sui processi produttivi delle imprese, ma soprattutto creando nuove modalità di relazione con i clienti.
Il settore bancario è tra i più coinvolti nella sfida della digitalizzazione, in competizione – tra l’altro – con operatori non bancari che offrono servizi senza i vincoli, anche regolamentari, che invece gravano sulle banche.
Sono in corso profondi mutamenti nel settore bancario in Italia e in Europa:
Tutto ciò incide, oltre che sull’organizzazione e sul mercato del lavoro, sulle regole del diritto del lavoro e sindacale che devono adeguarsi ad un nuovo contesto che, tra l’altro, comporta il progressivo superamento delle stesse nozioni di spazio e di tempo della prestazione lavorativa su cui, per decenni, sono state edificate le strutture normative che disciplinano il rapporto di lavoro.
È la sintesi della venticinquesima edizione del Rapporto ABI 2017 sul mercato del lavoro nell’industria finanziaria che fornisce un quadro della posizione competitiva del settore bancario italiano attraverso l’esame di numerose informazioni riferite alle risorse umane, alla loro gestione e al relativo costo.
Di fronte a questo quadro in evoluzione, i dati esaminati nel Rapporto ABI 2017 sul mercato del lavoro evidenziano una limitata contrazione occupazionale del personale bancario (0,7% tra il 2015 e il 2016). La stabilità del rapporto di lavoro si conferma come valore fondamentale, con un’incidenza del 99% dei contratti a tempo indeterminato (compresi gli apprendisti). La qualità del personale, misurata attraverso il titolo di studio conseguito, è in continua crescita: i laureati rappresentano infatti il 38,8% del personale bancario. La presenza di personale femminile è in costante aumento (45,2%).

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