Da più di tre anni Panda Security cavalca l'onda Cloud; una scommessa che finora le ha dato ragione. "Il fattore credibilità lo dà solo il tempo", afferma
Domenico Fusco, direttore vendite di Panda Security, società attiva nel mercato della sicurezza informatica, nel ricordare
la scelta cloud effettuata e nel presentare alcune novità societarie durante un recente incontro. Da allora all'offerta tradizionale Panda Security ha affiancato
una proposizione basata sulla modalità "from the cloud", denominata Cloud Office Protection, per la
protezione primaria per tutto ciò che è relativo all'end point aziendale che oggi conta circa 10 milioni di utenti a livello mondiale.
La soluzione prevede la gestione anche tramite
la nuova console Web Console Isp, un
servizio di sicurezza informatica basato su cloud erogato unicamente con il modello di Security as a service rivolta a Isp (Internet Servicee provider) e Asp (Application Service Provider), attraverso cui Panda Security spinge il concetto di "
acquisto di un servizio invece che di un prodotto"."In questo modo, spiega Fusco, è possibile proporre ai clienti un servizio innovativo di elevata qualità senza dovere sostenere investimenti iniziali, ma pagando a Panda Security periodicamente solo per il tempo del servizio venduto". Per il cliente ne derivano
benefici quali l'autonomia – si attivano le licenze in completa autonomia ed economicità –
nessun acquisto anticipato - e anche semplicità - l'operatore comunica a Panda Security in modo automatizzato lo stato delle licenze (attivazione, disattivazione, modifiche, …). Un
modello a canone secondo il quale l'operatore può fare pagare il cliente su una base temporale da lui stabilita, in cui il servizio rimane attivo sino a quando il cliente non cancella l'attivazione,
gestibile via Web con un controllo 24x7x365, con
marginalità in crescita – il guadagno aumenta all'aumentare delle attivazioni, in quanto il modello di pricing è a fasce di attivazioni mensili e, soprattutto,
non ha costi aggiuntivi.
"In queste situazioni lo sforzo del fornitore non è solo quello di pensare un prodotto di qualità ma anche a sviluppare il concetto di servizio", enfatizza Fusco.
E proprio sull'onda cloud Panda Security di recente ha presentato
una nuova soluzione, che trova spazio anch'essa "tra le nuvole". Si tratta di
Panda Virtual GateDefender Performa, un'appliance virtualizzata e basata su cloud per la
protezione perimetrale, che offre una difesa in tempo reale da ogni minaccia proveniente da Internet e si integra nelle
infrastrutture IT virtualizzate con VMware.
Una soluzione software di
Secure Content Management pacchettizzata, distribuita, gestita e mantenuta come unica unità che offre una protezione da malware e spam, blocca le attività su Web non produttive o potenzialmente pericolose, utilizzando una cloud ibrida di sicurezza nel perimetro.
La cloud ibrida utilizzata dalla nuova appliance virtuale combina una cloud privata, ospitata su una rete privata che fornisce il servizio a Panda GateDefender Performa,
con una cloud pubblica che garantisce servizi a una rete globale e alla cloud privata (Intelligenza Collettiva).
L'appliance virtuale sfrutta le capacità di rilevamento di minacce "in the cloud" mantenendo il controllo tipico della soluzione on-premise; infatti, la soluzione fa uso di una cloud ibrida, che permette di aumentare la capacità di protezione con un utilizzo minimo delle risorse di computing, e consente la
massima scalabilità: da 50 a 10.000 utenti attraverso un'appliance virtuale gestita tramite una semplice interfaccia di tipo web.
Secondo Panda Security l'utilizzo di una cloud ibrida rappresenta un passo in avanti nella sicurezza perimetrale, in quanto le aziende possono
avere il controllo totale dei propri dati, inclusi file log e di registro, senza alcun impatto sulle capacità di rilevazione; significa che nessun dato viene inviato alla cloud per l'analisi, eccetto alcuni esemplari altamente crittografati.
E' possibile effettuare una prova di
Panda Virtual GateDefender.