Brocade, una scelta di campo: dallo storage fino al networking IP
Oggi e ancora di più nel futuro tutto si baserà sul networking. Brocade ha scelto di muoversi vero la rete, coprendo tutto lo spettro del networking end-to-end.: dal server più vicino al cliente fino ai dati sui dischi.
Autore: Redazione ImpresaCity
La crisi riguarda tutte le aziende indistintamente sia che siano grandi che piccole, leader di mercato o fanalini di coda. E proprio perché è una crisi così generalizzata bisogna sempre cercare di migliorare e innovarsi, per riuscire a crescere. Ne sa qualcosa Brocade che, pur operando nell’ambito delle San, le Storage Area Network, con circa l’80% di quota del mercato, nel ruolo di “incumbent” ha comunque individuato una nuova area tecnologica verso cui andare per continuare a crescere: il networking Ip. Lo ha fatto lo scorso dicembre acquisendo Foundry Networks con l’obiettivo di creare una nuova business proposition che combina il mondo dello storage e delle San con il mondo del networking IP. “Avevamo e continuiamo ad avere il presidio della componente San, dello storage di rete, afferma Tino Prato, Country Manager Italia di Brocade; ma per crescere occorre innovare nel proprio ambito di riferimento o esplorare nuove aree: Brocade ha scelto di muoversi vero la rete, il network. Oggi e ancora di più nel futuro tutto si baserà sul networking. E Brocade vuole essere lì, coprendo tutto lo spettro del networking end-to-end: dal server più vicino al cliente fino ai dati sui dischi. “In prima istanza la scelta è caduta sul mondo IP per le affinità con la nostra storia aziendale di innovazione tecnologica nei data center, spiega Prato. Dalla San al mondo IP per realizzare un unico network, il passo è in un certo senso breve”.
[tit:Verso il networking IP] E il mercato del networking IP è sicuramente più allettante di quello dello storage (che vale 2 miliardi di dollari): muove circa 40 miliardi di dollari ogni anno. E’ un mercato dominato da un vendor di rango (ndr che si chiama Cisco), mercato in cui Brocade vuole provare a competere. “Vogliamo ragionare alla grande, dice Prato, e per questo giocare al tavolo dei grandi. Come? In primis puntando all’innovazione, intesa come capacità di proporre breakthrough tecnologici in grado di dare valore aggiunto. “Brocade arriva all’Ip partendo dal data center, dove ha una posizione forte. L’idea vincente è proprio quella di partire da lì”, enfatizza Prato. Brocade vuole quindi proporre una strategia di convergenza end-to-end anche nel data center, unendo il mondo storage e San al mondo del networking IP. L’obiettivo è far parlare il mondo storage e quello networking. Dal punto di vista tecnologico gli strumenti ci sono, quello che serve è più un approccio di tipo organizzativo”. “In particolare, sostiene Prato, Foundry Networks pur avendo una posizione di nicchia rispetto ad altri, ha portato in dote buone tecnologie, mancava però di capacità di scalare e crescere; oggi con il contributo di Brocade la compenente Ip è molto più credibile del passato. A favore di Brocade con Foundry Networks gioca molto la bontà tecnologica dei prodotti”. Per essere più incisiva sul mercato Brocade ha portato avanti un’operazione di “limatura” dei prezzi e ha reingegnerizzato il processo produttivo e logistico al fine di riuscire a “scalare” ed essere più veloci. Non ultimo il fatto che per ampliare ampliare il raggio di azione sul mercato e per fornire soluzioni aperte a un numero maggiore di clienti, Brocade sta spingendo l’acceleratore sul canale, con un nuovo programma riservato ai business partner, e sta rafforzando ulteriormente le partnership di tipo Oem con aziende quali Emc, HP e Ibm.
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