Accordo Inail-Unioncamere per scovare le imprese che evadono i contributi

Firmata dai presidenti De Felice e Dardanello l’intesa per lo scambio di dati e informazioni su imprese e lavoratori del settore privato.

Autore: Redazione ImpresaCity

Potenziare le banche dati dell’Inail per rendere più efficace il contrasto all’evasione assicurativa e contributiva a danno dei lavoratori, arricchire le informazioni contenute nel Registro delle imprese delle Camere di commercio, innalzare il livello della collaborazione nello scambio di dati nella Pubblica Amministrazione mettendo a fattore comune le best practice e il know-how tecnologico dei due enti: questi i principali contenuti della convezione stipulata tra l’INAIL (l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli infortuni sul Lavoro) e l’Unioncamere.  
L’intesa – sottoscritta dai presidenti Massimo De Felice e Ferruccio Dardanello – ruota tecnicamente sullo scambio di dati  gestiti dai due enti, necessari per l’espletamento delle rispettive attività istituzionali: per l’INAIL, si tratta delle informazioni relative a circa 3 milioni e 500mila aziende assicurate con l’Istituto, a fronte delle quali Unioncamere metterà a disposizione i dati sugli oltre 6 milioni di imprese iscritte alle Camere di commercio.  
“Le informazioni che saranno fornite da Unioncamere – ha dichiarato il presidente dell’Inail, Massimo De Felice – consentiranno all’Istituto di potenziare l’attività di business intelligence volta al contrasto del fenomeno dell’evasione ed elusione contributiva e di ottimizzare l’utilizzazione del personale ispettivo. In generale, ne risulterà arricchito il quadro statistico finalizzato alle verifiche e alla programmazione delle politiche di prevenzione”.
“L’integrazione tra le banche dati – ha detto il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello – è la strada giusta per aumentare l’efficienza della Pubblica Amministrazione e del sistema-Paese nel contrastare i fenomeni di illegalità economica. Fenomeni diffusi che danneggiano i lavoratori e gli imprenditori onesti, e che pesano come un macigno sulla competitività delle nostre imprese. La convenzione che abbiamo stipulato valorizza ulteriormente il ruolo del Registro delle imprese in questa prospettiva, quale riferimento essenziale per la trasparenza del mercato”.

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