Apprendistato, R.ETE. Imprese Italia: sconcerto per le richieste dell'INPS

R.ETE. Imprese Italia: "Il Ministero del Lavoro non rispetta gli impegni assunti con le imprese e alza il costo del lavoro".

Autore: Redazione ImpresaCity

R.E TE. Imprese Italia ha espresso "sconcerto e incredulità" nell’apprendere, da una circolare dell’Inps, che a partire dal 1° gennaio 2013 le imprese dell'artigianato e del commercio dovranno corrispondere, per i dipendenti con contratto di apprendistato, il contributo per l'ASpI nella misura piena dell'1,31%.
L’indicazione dell'INPS – sottolinea R.E TE.Imprese Italia - è in netta contraddizione con gli impegni assunti dal Ministero del Lavoro e dallo stesso Istituto durante il confronto con le parti sociali sulla riforma del mercato del lavoro. In base a tali impegni l'aliquota sarebbe stata allineata alle aliquote ridotte cui è stato soggetto, nei settori dell'artigiano e del commercio, il contributo per la disoccupazione involontaria.
Il paradosso che si produrrebbe è che per gli apprendisti, nei confronti dei quali la legge riconosce tuttora un trattamento contributivo incentivante, la misura del contributo per l'ASpI sarebbe piena.
"Ci auguriamo si tratti di un errore e ci aspettiamo – conclude R.ETE. Imprese Italia - un rapido chiarimento da parte del Ministero del Lavoro, nel rispetto degli impegni presi con R.ETE. Imprese Italia e al fine di evitare un incremento del costo del lavoro che contrasta con i principi ispiratori della riforma del contratto di apprendistato e con la volontà espressa dal Ministro Fornero di valorizzare l’apprendistato per farne la strada maestra per l’ingresso nel mondo del lavoro".

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