La prevenzione di Kaspersky risale fino al boot

Basandosi sullo standard Uefi, il produttore di antivirus ha sviluppato un prodotto che si colloca fra il firmware e il sistema operativo del computer.

Autore: Redazione Impresa City

Arriva da Kaspersky il primo antivirus compatibile con lo standard Uefi (Unified Extensible Firmware Interface). Il prodotto, battezzato K-Uefi, consente di analizzare certi file system o blocchi di memoria ancor prima del caricamento del sistema operativo. In questo modo, la protezione agisce al massimo livello di prevenzione contro i rootkit e i bootkit, capaci di incrostarsi nei cuore dei sistemi e passare inosservati alle scansioni dei classici antivirus.
La nuova soluzione dovrebbe consentire di rilevare minacce che fin qui sono riuscite a passare fra le maglie dei sistemi e, in base alla modalità di funzionamento prescelta, avvisare l’utente o bloccare il funzionamento della macchina fino all’intervento di uno specialista. Si potrebbe così invertire la tendenza che fin qui ha avvantaggiato i cybercriminali, di solito capaci di scoprire per primi le falle o le vulnerabilità “zero day”, per lasciare ai produttori di sicurezza solo la possibilità di intervento riparatorio.
Date le caratteristiche del prodotto, K-Uefi sembra per il momento destinato solo a un utilizzo professionale, nelle pubbliche amministrazioni, i siti industriali e quelli a più alta incidenza del rischio.

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