Confcommercio: evitare di deprimere i consumi

Confcommercio su dati Istat: "Inflazione ferma, ma evitare ulteriore depressione dei consumi".

Autore: Redazione ImpresaCity

Il ridimensionamento del tasso tendenziale d’inflazione, tornato su livelli di un anno e mezzo fa, non solo conferma che da settembre i prezzi sono fermi, ma evidenzia ancora una volta come, negli ultimi mesi, l’inflazione in Italia sia stata sostenuta dalle importazioni di prodotti energetici e dagli interventi dell’operatore pubblico in materia di imposte indirette e di prezzi dei servizi di pubblica utilità: questo il commento dell’Ufficio Studi Confcommercio ai dati sull’inflazione diffusi dall’Istat. 
"Un’inflazione che ritorna al di sotto del 3%, grazie alla fine dell’effetto statistico derivante dall’innalzamento dell’IVA dello scorso anno – si legge in una nota di  Confcommercio – è anche una chiara indicazione di come il comportamento virtuoso del sistema distributivo abbia evitato di deprimere ancora di più una domanda per consumi che sta facendo registrare il peggior dato dal dopoguerra ad oggi".

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