Google, spedizione tra gli Inuit

Il progetto Street View, che la società sta concretizzando a Cambridge Bay, nel territorio canadese di Nunavut, ha l'obiettivo di migliorare le mappe e di far conoscere agli utenti Internet la comunità degli Inuit. L'iniziativa, che richiederà molti mesi di lavoro, sta coinvolgendo la popolazione locale.

Autore: Redazione ImpresaCity

Migliorare le mappe e far conoscere a milioni di Internauti la comunità degli Inuit. Questo è l'obiettivo che Google vuole perseguire grazie alla spedizione che sta realizzando in Canada. È stato necessario un anno per organizzare il progetto "Street View"; questa fase  ha coinvolto anche i responsabili politici e gli anziani della tribù Inuit di Cambridge Bay, piccolo villaggio del territorio canadese di Nunavut. Ora sono coinvolti vari membri della popolazione.
A Cambridge Bay non ci sono auto; a parte qualche raro camion, le motoslitte sono il mezzo di trasporto preferito dagli abitanti. Inoltre, considerando che solo 1.477 persone vivono in quel luogo, su circa un quarto di miglio quadrato, probabilmente nessuna zona dell'area è sconosciuta ai residenti. Nonostante ciò, i sistemi GPS, che non risentono del Polo magnetico, si sono diffusi e sono entrati nella vita degli abitanti del luogo.  
Chris Kalluk, Inuit di 28 anni, geographical information system coordinator per Nunavut Tunngavik, organizzazione che gestisce i rapporti tra  gli Inuit e il governo federale, sta collaborando con Google e  sostiene che il progetto consentirà di condividere online, con il mondo intero, la bellezza dell'Artico Canadese e la cultura del popolo Inuit che vi abita.
La possibilità di usare Internet, nell'area di Cambridge Bay, esiste da diversi anni, anche se la connessione via satellite è low-bandwidth. Sono poche, però, le persone che navigano sul Web, la maggior parte dei residenti non lo fa. Kalluk, insieme al team di Google, sta cercando di  sensibilizzare sempre più la popolazione al progetto.
Karin Tuxen-Bettman, geostrategist di Google Earth Outreach, area dell'azienda che sviluppa progetti in collaborazione con gruppi no profit, sostiene che ci vorranno molti mesi per raggiungere gli obiettivi prefissati.

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