Una più forte integrazione tra piattaforme datawarehouse e Big Data, tra sistemi relazionali e non relazionali. Teradata, persegue la sua strategia di
Unified Data Architecture, mettendo punto una nuova appliance DW che permette di trattare dati originati in ambienti Hadoop.
L’annuncio testimonia di una tendenza che vede i player storici delle tecnologie DB e DW impegnati nel realizzare
architetture convergenti in grado di integrare dati strutturati e non strutturati, operazionali e non operazionali. Significa semplificare attività di analisi su in insieme di molteplici dati provenienti da fonti eterogenee.
Consideriamo il meccanismo di integrazione messo in atto da Teradata, afferma la società, migliore dell’alternativa che può essere implementata attraverso la logica dei connettori. I Business analyst possono trasferire dati in modo semplice senza necessariamente avere uno specifico know how o disporre di esperti in tecnologia Hadoop, afferma
Chris Twogood, vice president product & service marketing di Teradata. Si ha così la possibilità di far coesistere i dati mission critical del data warehouse con dati tipicamente di provenienza Big Data, come tweet e log file.
In questo modo ciascuna tipologia di dati ha la possibilità di risiedere sulla propria componente di riferimento, ma nello stesso essere condivisa in un’unica architettura DW.
La nuova
Active Enteprise Data Warehouse 6700, è basata su protocollo di comunicazione
Infiniband e processori
Intel Xeon X5. Secondo quanto affermato le prestazioni elaborative sono del 40% superiori a quanto offerto dal precedente modello 6990 e può arrivare a gestire sino 61 petabyte. L’appliance è stata ingegnerizzata in due versioni, una delle quali prevede uno
storage ibrido – SSD e HDD - attraverso soluzioni
NetApp