Acer ci riprova con i server

Si rivede un aggiornamento per la gamma Altos.Target primari sono le Pmi e i data center.

Autore: Redazione Impresa City

Ogni tanto, anche nell’It si rispolverano brand che riportano al passato e che parevano scomparsi. È il caso di Altos, un tempo azienda indipendente britannica che produceva server di fascia medio-bassa e che poi, negli anni Novanta, fu acquisita dall’allora rampante Acer.
Sono passati diversi anni e traversie, che hanno un po’ ridimensionato le ambizioni della casa taiwanese, oggi preoccupata soprattutto di tenere il passo dei concorrenti nel mondo dei client. Ora arriva un aggiornamento anche per i server, con mire diversificate, ma non trascurabili. Diversi i nuovi prodotti, che spaziano dai formati rack a quelli tower. Fra questi troviamo i modelli Ac100, R360 e T350. I server funzionano con processori Intel Xeon E5-2600 ed E5-4600. Su questa base si innestano architetture studiate per il calcolo ad alte prestazioni. Il private cloud, la virtualizzazione e le infrastrutture It.
Una certa attenzione è stata posta anche ai consumi energetici, tanto che l’alimentazione è certificata 80Plus e tutti i prodotti sono dotati di una suite completa di strumenti di controllo, funzionali al miglioramento delle prestazioni. Facilità di gestione, flessibilità, robustezza, scarsa necessità di manutenzione e prestazioni ottimizzate sono le caratteristiche maggiormente messe in risalto da Acer.
I prezzi e le specifiche tecniche non sono stati comunicati per ora.

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