Expo 2015: la Svizzera rivela in anteprima il proprio padiglione

Presentato il 24 maggio 2012 in anteprima al Centro Svizzero di Milano il progetto per la realizzazione del padiglione svizzero all'Esposizione Universale del 2015.

Autore: Redazione ImpresaCity

La Svizzera ha presentato in anteprima al Centro Svizzero di Milano il progetto per la realizzazione del padiglione svizzero all'Esposizione Universale del 2015.
Una giuria di esperti ha selezionato il progetto, intitolato "Confooderatio Helvetica" tra 103 proposte pervenute nell'ambito del concorso internazionale di idee promosso da Presenza Svizzera del Dipartimento federale degli affari esteri.
Il progetto, incentrato sulla disponibilità e sulla distribuzione delle risorse alimentari a livello mondiale, invita i visitatori a riflettere sul proprio comportamento di consumo.
Presenza Svizzera svilupperà il progetto con gli autori, gli uffici federali e gli organi coinvolti (DSC, UFSP, UFAE, SECO, Svizzera Turismo ecc.) allo scopo di presentare la Svizzera, in relazione al tema dell'alimentazione, come un paese interessante, solidale e consapevole delle proprie responsabilità.


La pianificazione del padiglione inizierà nel 2013, non appena il Parlamento svizzero avrà approvato l'attuale credito di partecipazione all'esposizione universale.
Il padiglione svizzero è situato in posizione strategica nelle immediate vicinanze di quello italiano.
Oltre all'esposizione dedicata al tema dell'Expo 2015 sono previsti, sui complessivi 4433 m² di superficie, moduli espositivi per i partner, un ristorante, un'area per gli sponsor e un punto vendita. A beneficiare della partecipazione della Svizzera saranno i cantoni, le città e l'economia privata.
Il budget complessivo della partecipazione della Svizzera è di 23,1 milioni di franchi svizzeri, di cui 21 milioni destinati alla pianificazione, al montaggio, allo smontaggio e alla gestione del padiglione. Per il programma di attività complementare in Italia dal 2013 al 2016 e le misure di comunicazione sono stati stanziati circa due milioni di franchi. Otto milioni di franchi dovranno essere finanziati con risorse provenienti dall'economia privata, dai cantoni e dalle città

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