Sono
oltre 27 mila le aziende che, a sei mesi dal lancio de
La Mia Impresa Online.it - il progetto congiunto di
Google, Seat Pagine Gialle, Register.it e
Poste Italiane - hanno già registrato il proprio dominio web e fatto il loro debutto in rete.
La Mia Impresa Online.it è un'iniziativa lanciata nel maggio 2011, volta ad incoraggiare l'ingresso nel mondo Internet delle piccole e medie imprese italiane che ancora non hanno abbracciato il digitale.
Registrandosi al sito
www.lamiaimpresaonline.it, artigiani, commercianti e liberi professionisti hanno la possibilità di creare il proprio sito, promuoverlo online e attivare una piattaforma di e-commerce con un'offerta
gratuita per un periodo iniziale e il supporto di un
call center dedicato in ogni fase del progetto.
Con una crescita del
10% rispetto al 2009, l'
Internet economy italiana ha raggiunto nel 2010 un valore di
31,6 miliardi di euro, pari al
2% del Pil italiano. Di fatto, per ogni euro di crescita del Pil italiano da qui al 2015, in media 15 centesimi saranno legati ad Internet. Ancora più interessante il potenziale di crescita: nel 2015 l'Internet economy italiana rappresenterà tra il 3,3% e il 4,3% del Pil, equivalente a circa 59 miliardi di euro, ossia, quasi il doppio dei valori attuali.
Eppure, secondo i dati di
Eurisko,
solo il 25% del totale delle piccole e medie imprese italiane ha un sito, e se ci concentriamo sulle imprese con meno di dieci dipendenti, la percentuale scende al 20%. Tuttavia, le piccole e medie imprese attive su Internet fatturano di più, assumono di più, esportano di più e sono più produttive di quelle che non sono presenti sul web. L'opportunità per il nostro Paese è quindi evidente, soprattutto nel caso in cui un numero cospicuo di piccole imprese decidesse di entrare in rete e abbracciare, in qualche misura, il digitale.
Nei suoi primi sei mesi di vita, La Mia Impresa Online.it ha raccolto adesioni in tutta Italia, con valori abbastanza uniformi nelle diverse aree geografiche: 44,4% al
Nord, 21,5% al
Centro e 34,1% al
Sud.
Più in dettaglio, è la
Lombardia la regione che ha visto il maggior numero di Pmi registrare il proprio dominio Internet (17,9%), seguita da
Lazio (11,1%),
Campania (9,8%), quindi
Piemonte (7,4%) e
Sicilia (7,4%).
Delle oltre 27.000 aziende approdate sul web, l'
11% ha attivato una piattaforma di
e-Commerce – più del doppio rispetto alla media nazionale del 5% - e il
25% ha avviato una
campagna di comunicazione online con
Google AdWords, iniziando cosi a cogliere appieno le opportunità offerte dall'economia digitale.
Ma quali sono i settori professionali che, più di altri, hanno aperto le porte al web? Le
imprese edili e immobiliari sono le più numerose (4,8%), seguiti da
ristoranti e pizzerie (2%) e da
agenti e rappresentanti di commercio (1,4%). Seguono idraulici, bar e caffè, negozi e consulenti di informatica, abbigliamento, parrucchieri, avvocati, imprese di pulizia, concessionari, meccanici, architetti e studi pubblicitari.