Rete Imprese Italia: ridurre la pressione fiscale senza penalizzare i consumi

Ivan Malavasi, presidente di Rete Imprese Italia,commenta le ipotesi di riforma fiscale: "La riduzione della pressione fiscale va realizzata senza penalizzare i consumi".

Autore: Redazione ImpresaCity

"Il progetto di riforma del sistema fiscale italiano deve essere affrontato sulla base di tre principi fondamentali: la razionalizzazione di tutto il sistema di tassazione; la semplificazione degli adempimenti amministrativi; il sostegno costante allo sviluppo e ai consumi".
E' quanto afferma Ivan Malavasi, presidente di Rete Imprese Italia (Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti), a proposito della riforma fiscale che il governo sta delineando.
Per Malavasi occorre inoltre "che le misure individuate, e quelle allo studio, prevedano una riduzione tendenziale della pressione fiscale e che ancora una volta questa riduzione sia realizzata in modo tale da non penalizzare i consumi dei cittadini".
Le notizie ricorrenti sugli organi di stampa riguardanti un possibile aumento, sia pure graduale, dell'Iva, preoccupano Rete Imprese Italia perché vanno nella direzione opposta a quanto richiesto dalle imprese.
Malavasi sottolinea infine la necessità di non modificare il meccanismo di revisione degli studi di settore.
"Il meccanismo attuale – sottolinea il presidente di Rete Imprese Italia - prevede già la possibilità di effettuare correzioni e revisioni, naturalmente concordate con le diverse organizzazioni della rappresentanza delle imprese".
Per quanto riguarda l'ipotesi della graduale eliminazione dell'Irap, Malavasi fa osservare che il suo gettito di oltre 30 miliardi è destinato al finanziamento della spesa sanitaria e quindi la sua eliminazione, ad invarianza dei saldi di bilancio, comporta necessariamente l'introduzione di nuovi tributi che però devono mantenere inalterato il carico fiscale dei soggetti che oggi pagano l'Irap.
Rete Imprese Italia esprime infine giudizio positivo sul riequilibrio della tassazione delle rendite finanziarie in chiave europea e ribadisce la disponibilità ad esaminare e a discutere, in tutte le sedi istituzionali opportune, un'azione generale di rilancio della competitività e della produttività di tutto il sistema economico.

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