Evasione fiscale, nei primi 5 mesi del 2011 redditi non dichiarati per 23 miliardi di euro

Da gennaio a maggio 2011, la Guardia di Finanza ha individuato in Italia redditi non dichiarati per oltre 23 miliardi di euro. Il sommerso d'azienda vale 11 miliardi.

Autore: Redazione ImpresaCity

Continua la lotta all'evasione fiscale da parte della Guardia di Finanza: l'attività dell'organismo nei primi 5 mesi del 2011 ha portato alla individuazione di redditi non dichiarati per oltre 23 miliardi di euro, in linea con il trend dello scorso anno.
Le investigazioni sulle imprese e lavoratori autonomi sconosciuti al Fisco perché non presentano le dichiarazioni annuali ("sommerso d'azienda") hanno portato all'individuazione di redditi evasi per oltre 11 miliardi di euro, pari al 42% in più rispetto al 2010.
La GdF ha denunciato nei primi 5 mesi del 2011, 5.360 soggetti (13% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) principalmente per aver utilizzato (1.524) o emesso (826) fatture false o per non aver versato l'IVA (241). Gli arrestati sono stati 108.
Ai responsabili dei reati fiscali sono stati sequestrati circa 542 milioni di euro, valore 10 volte superiore a quello del corrispondente periodo del 2010.
Sul fronte dell'evasione fiscale internazionale, scoperti redditi non dichiarati per circa 7 miliardi di euro, superiori del 47% rispetto a quelli dello scorso anno. Sotto la lente delle Fiamme Gialle sono finiti principalmente i trasferimenti "di comodo" delle residenze di persone e società nei paradisi fiscali e lo spostamento all'estero di capitali per non pagare le tasse in Italia.ù
Sempre più elevato lo standard di qualità dei controlli: i verbali della Guardia di Finanza, nel 92% dei casi, sono stati recepiti dall'Agenzia delle Entrate per il successivo accertamento.
In aumento anche i casi di coloro che aderiscono spontaneamente ai rilievi mossi dai verificatori del Corpo, per importi superiori del 35% rispetto ai primi cinque mesi del 2010.

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