Ibm, business analytics chiave per l'innovazione delle medie imprese
Secondo un'indagine condotta da Ibm sui Cio delle medie imprese, essi puntano a investire in tecnologie come la business analytics e il data mining. In forte crescita il ricorso al cloud computing.
Autore: Redazione ImpresaCity
Un nuovo studio condotto da Ibm sui Chief Information Officer (CIO) rivela che, nell'arco dei prossimi cinque anni, le medieimprese competitive investiranno in soluzioni tecnologiche per la businessanalytics e che il cloud computing si conferma l'area con i tassi di crescita più significativi. A livello mondiale, le aziende di medie dimensioni, insieme alle piccole imprese, sono responsabili di circa il 65% del Pil, rappresentando più del 90% di tutte le imprese e occupando più del 90% della forza lavoro mondiale. Lo studio di Ibm ha analizzato quali sono attualmente i compiti fondamentali dei CIO e ha rilevato che i migliori utilizzano la tecnologia per dare valore ai prodotti, servizi e processi e per aiutare l'azienda a crescere e a espandersi in nuove aree. Sia i CEO che i CIO nel mercato delle medie imprese sono abituati all'instabilità. Quest'anno l'Information Technology è emerso tra i primi tre motivi di preoccupazione per i CIO, in aggiunta ai fattori di mercato e ai fattori macroeconomici citati nell'indagine del 2009. Queste tre preoccupazioni sono ugualmente condivise tra i CEO nelle aziende di medie dimensioni intervistate all'inizio di quest'anno. Come i loro colleghi nelle aziende più grandi, i CIO delle medie imprese si trovano ad affrontare uno scenario di business sempre più complesso e considerano sempre più la gestione dei "Big Data" un imperativo chiave, sia per acquisire nuovi elementi di conoscenza che per migliorare il rapporto con clienti e partner. I CIO infatti puntano a investire in tecnologie come la business analytics e il data mining, in grado di aiutarli a utilizzare al meglio non solo i dati strutturati, ma anche quelli non strutturati, sotto forma di video, blog, tweet. L'83% dei CIO delle medie imprese intervistati identifica la business analytics come l'area di investimento prioritario, mentre si è riscontrato un aumento del 50% del numero di organizzazioni che prevedono di investire nel cloud computing, rispetto allo studio sui CIO delle medie imprese condotto da Ibm nel 2009. Infatti, i CIO sono sempre più interessati a investire nel cloud per trarre vantaggi dalla flessibilità e dall'efficacia che questo nuovo modo di fruire delle risorse hardware e software consente. La crescente diffusione dei dispositivi connessi a Internet e degli smart phone spingono i CIO a considerare modi più efficaci per sfruttare le applicazioni mobili che stimolano il commercio, migliorano la collaborazione e favoriscono la mobilità della forza lavoro. Secondo lo studio, la percentuale dei CIO che prevedono di investire in soluzioni di mobilità, comprendenti smartphone e applicazioni mobili, ha registrato un balzo dell'11% rispetto al 2009, toccando il 72%. I CIO delle medie imprese sono interessati ad acquisire maggiori elementi di conoscenza e intelligenza (77%), a migliorare le competenze dei collaboratori (68%) e ad avere relazioni più approfondite con i clienti (67%). Il 72% dei CIO è impegnato a utilizzare la tecnologia per favorire il business e stimolare l'innovazione. I CIO sono impegnati a sfruttare tool e metodologie per trasformare i dati in informazioni immediatamente utilizzabili: data warehousing (64 per cento), dashboard visivi (64%), gestione dei master data (63 per cento), client analytics (63%).
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